È alquanto difficile, per Carlo, spiegare alle persone che incontra come ha fatto a morire. E se questa affermazione vi lascia perplessi, sappiate che la sua storia si svolge in un luogo ultraterreno che non è il Paradiso e non è l’Inferno. È la Valle in cui si ritrova dopo aver perso la vita in un incidente d’auto che definire “sciocco” sarebbe limitativo. La nuova realtà che gli si prospetta davanti, tuttavia, ha delle caratteristiche davvero interessanti. Dopo aver accettato la sua nuova condizione, farà la conoscenza di numerosi personaggi che si trovano nella Valle da prima di lui, ma, con il passare del tempo, anche di nuovi arrivi. Ci ritroveremo così catapultati in una sorta di moderna Divina Commedia, dalle ambizioni più consone all’intrattenimento, ma ugualmente godibile nel significato dei vari racconti che Carlo ascolta dalla voce di Caronte, di Napoleone, di un Pettirosso, ma anche e soprattutto dalle vicende delle persone normali, della gente come lui. Un racconto speciale che stuzzica il confine concettuale tra realtà e fantasia.