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Vestivamo da Superman

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Titolo: <strong>Vestivamo da Superman</strong></br></br>
Autore: <strong>Bill Bryson</strong></br></br>
Editore: <strong>TEA</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2014</strong></br></br>
EAN: <strong>9788850237074</strong></br></br>

<p>Cosa significava crescere nell'America degli anni Cinquanta? A raccontarcelo è Bill Bryson che col suo tono scanzonato ha il dono di saper trasformare un'infanzia felicemente normale in un percorso di formazione irto di ostacoli tragici e spassosi. Così, la tranquilla cittadina di Des Moines, persa nelle grandi pianure del Midwest, dove è cresciuto l'autore, diventa l'osservatorio privilegiato per raccontare l'involontario umorismo di un'America felice e poco consapevole, che vive nell'ossessione dei comunisti e della bomba H, e che sembra crogiolarsi nell'ingenua convinzione che il futuro a portata di mano sarà strabiliante e colorato come in uno dei film di fantascienza di cui il giovane Bryson è appassionato spettatore. MacCarthy e i fumetti, le fiere di paese e Disneyland, i primi cibi precotti e le esplosioni nucleari appena fuori Las Vegas: un catalogo di eventi e ricordi che ricostruisce la stagione in cui il mondo coltivava ancora dei sogni.</p>
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William "Bill" McGuire Bryson (Des Moines, 8 dicembre 1951) è un giornalista e scrittore statunitense<br/>La storia del libro segue una serie di innovazioni tecnologiche che hanno migliorato la qualità di conservazione del testo e l'accesso alle informazioni, la <br/>VACANZA - cardpostage.com  vacanza
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Ironico, spassoso, fulminante, la biografia divertita e divertente di uno scrittore che racconta l’America anni cinquanta, con le sue storture e le sue sorprese, le contraddizioni e le qualità. La ricerca storica è intrigante perché sono inseriti dati ed informazioni che contestualizzano il periodo in questione conferendo alla lettura un interesse ed un apprezzamento piacevole.

Bryson non si smentisce mai. il libro è divertente, anche per chi non ha vissuto in america in quegli anni! incredibile ripensare alla propaganda fatta dallo stato a prodotti (cibi con coloranti e conservanti, pesticidi e fumo) che poi adesso sono quasi vietati per i loro effetti nocivi. da leggere (come tutti i suoi altri libri)!

Non solo è spassosissimo e zeppo di gag indimenticabili (i ragazzini che costruiscono una bomba e fanno saltare in aria la casa!) e non solo è pieno, come tutti gli altri suoi libri, di riflessioni molto profonde sulla cività americana. Io vorrei aggiungere che le ultime pagine, dove descrive la città di Des Moines com’è oggi, dove ogni forma di vita è stata cancellata dal centro della città, sono così struggente che commuovono. Che tristezza vedere il mondo (enon solo l’America purtroppo) che imbruttisce!

SUPERLATIVO,FANTASTICO!!! mi ha fatto tornare bambino,e anche molto divertente..anche io come lui mi divertivo con poco e diventavo quindi un “creativo

Spassosissimo, come quasi tutta la produzione di Bryson (secondo me, al livello del paese bruciato dal sole, e solo un gradino sotto le strepitose prime cento pagine della passeggiata nei boschi). L’andamento rapsodico - né cronologico né particolarmente “narrativo” - è la caratteristica del libro, ma per certi versi ne è anche il limite, impedendo l’emersione, se non per camei, di personaggi con potenzialità clamorose (come il “solito” Katz, ma anche come il bambino potenziale gay, che poi scopriamo essere il futuro agente dell’autore).