Usa & getta. Fallaci e Panagulis. Storia di un amore al tritolo Scarica PDF EPUB
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(CONTINUA) Non pensavo che Serino fosse un ‘filo-palestinese’ - con le pinze- ma soprattutto che avesse uno sguardo così umano sul dramma del terrorismo. Serino ricorda a tutti, con questo libro che le guerre sono giuste o sbagliate in base al lato in cui le guardi…se da est o ovest. Il tutto condito da uno stile letterario-giornalistico piacevolissimo, a tratti pungente. Sembrava uno dei tanti brevi saggi…..invece è un libro che dopo averlo letto, ti lascia più di qualcosa.
Mi sono ritrovata tra le mani questo libro e ho iniziato a sfogliarlo, curiosa. Anche se - pensavo - il titolo lascia poco spazio all’immaginazione. Il “solito” antiUSA&poi GETTA. Invece mi sono ritrovata a divorarlo e a finirlo letteralmente in due serate. Mi ha sorpreso scoprire un intellettuale genuino e colto, perchè senza ideologia (pregio rarissimo che appartiene solo agli uomini intelligenti)… Affrontare il tema del terrorismo così delicatamente ma lo stesso prendendo una posizione, chiara e consapevole, non è facile come sembra. Senza contare che nel libro di spazio per i commenti ce n’è davvero poco. E’ in realtà un saggio, anzi: il meglio azzeccato compendio di ‘Un Uomo’ della Fallaci. Quasi un ‘bigino’ esplicativo e un approfondimento al capolavoro di Oriana (la volta gabbana). L’ennesima santificazione di un eroe? NO, una domanda aperta che tutti dovremmo farci sull’essere umano in primis, che poi sia terrorista o eroe, è questione di punti di vista….Fallaci docet. Ho letto con avidità e commozione le poesie di Panagulis…la scelta e la decisione di metterle a metà libro, tra presentazione, epilogo e biografie è stata ottima. Io ho pianto generosamente quando ho letto, in particolare, “Viaggio” e “Innaffialo”. Ho pianto perchè Serino mi ha talmente calata nel dramma - con la sua introduzione…..divina! non esagero - che non potevo non rimanere colpita dalle parole di un Cristo greco che voleva uguaglianza e giustizia per il suo popolo e ha ricevuto in cambio torture disumane (fargli indurire il pene a suon di schiaffi e poi inserirgli un fil di ferro rovente nell’uretra è solo una delle tante….). Lo stesso, questo martire ha avuto il bisogno di scrivere a tutti, con il suo sangue…perchè non aveva altro. La poesia è immortale. Tutti - o quasi - conoscono storicamente Panagulis e quello che ha provato a combinare con il tritolo (l’attuale polverina magica dei terroristi iraqueni)… CONTINUA
Saggio breve ed essenziale ma folgorante: certe “verità pericolose” ti piombano addosso come macigni. E poi le poesie di Panagulis… versi che scendono in profondità, versi da rivoluzionario.
La verità, nuda e cruda: quella, terribile, descritta da Panagulis nelle brucianti poesie dal carcere, quella cercata (ritrovata) da Serino nel testo introduttivo. Ed è lì da leggere: l’orgoglio e la rabbia di un uomo, la Fallaci che se ne fa portavoce, gli Stati Uniti come un’ombra. poi…zac…tele-comando…scatta l’oblio della memoria, il potere cambia volto, i carnefici si trasformano in vittime. Serino non ci sta e in poche e appassionate pagine ci tira per i pensieri, smentisce la Fallaci utilizzando le sue stesse parole (suscitando più rimpianti che rabbia) e ci restituisce un piccolo squarcio di storia e di verità, più prezioso che mai.