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Tristan da Cunha. Storia e vicissitudini della più remota comunità umana

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Titolo: <strong>Tristan da Cunha. Storia e vicissitudini della più remota comunità umana</strong></br></br>
Autore: <strong>Annamaria Lilla Mariotti</strong></br></br>
Editore: <strong>Addictions-Magenes Editoriale</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2013</strong></br></br>
EAN: <strong>9788866490241</strong></br></br>

<p>Tristan da Cunha è un'isola dell'Atlantico meridionale, al limite dei Quaranta Ruggenti, a metà strada tra l'America Latina e l'Africa. L'isola, scoperta circa cinquecento anni fa, è uno degli insediamenti umani più remoti al mondo. L'autrice accompagna il lettore in un viaggio straordinario, descrivendo l'isola, narrando la sua storia e le sue vicissitudini attraverso i secoli, raccontando i suoi indomiti abitanti - dai tre coloni originari ai circa trecento di oggi - le loro avventure e la loro lotta quotidiana contro gli elementi, la fame e la solitudine. Ma soprattutto riporta alla luce un legame con il nostro Paese che in pochi conoscono. Tristan da Cunha rappresenta infatti un piccolo ma interessante capitolo della storia della Liguria: ancora oggi tra gli abitanti dell'isola sopravvivono cognomi originari della regione. Si tratta dei discendenti di due naufraghi camogliesi, Andrea Repetto e Gaetano Lavarello, che nel 1892 decisero di rimanere sull'isola, contribuendo all'ampliamento della comunità e alla nascita di una colonia unica.</p>
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La <strong>storia</strong> dei fari ha da sempre affascinato l’immaginario collettivo, sono antichi come il tempo, nascono in epoche lontanissime, e la loro evoluzione va di pari 
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Libro poco conosciuto, a quanto pare: nessuna recensione, poche righe di descrizione, sembra un volumetto perduto tra i flutti dell’Atlantico. E’ invece il bellissimo racconto del posto probabilmente più sperduto del mondo. Quanti ne hanno sentito parlare ? Leggetelo: resterete affascinati dalla storia degli abitanti di quest’isoletta, una comunità formatasi prevalentemente negli ultimi due secoli, attaccata allo scoglio con radici possenti. E’ uno straordinario messaggio in bottiglia che merita davvero di essere scoperto. Grazie all’autrice per avercelo fatto così ben conoscere. Lettura che non si dimentica !