Togliatti e Stalin. Il PCI e la politica estera staliniana negli archivi di Mosca Scarica PDF EPUB
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Libro interessante e al contrario fondato su documenti reali. Premiato, anche se non è questo da rilevare, e consigliato anche da storici senza bandiera o meglio senza timori di verità svelate. Non è certo un libro novità, già si conosceva la subalternità italiana a Mosca, ma è una parte di storia del 900 mai affrontata nella scuole pubblica e sempre accompagnata da furiosi ricatti morali. Bibliografia completa ed esaustiva.
L’unica cosa di interessante nel libro è l’abstract. Per il resto è un lavoro meramente politico e non storico, sul livello di quelli pubblicati da Pansa. L’obiettivo è quello di crocefiggere il PCI e, soprattutto, Togliatti. Il tutto viene fatto decontestualizzando e mistificando. Ciò che voglio dire è che se pur l’azione del PCI non sia esente da critiche, un lavor storiografico si dovrebbe limitare alla ricostruzione il più possibile fedele, cosa che non viene qui fatta. Basterebbe leggere le conclusioni per capire i veri obiettivi del libro. I referenti citati non sono esattamente i migliori storici: Pansa, appunto, Ichino, Giddens. Difficile anche capire la corelazione tra la sinistra radicale attuale, il coservatorismo e il PCI negli anni ‘40 e ‘50. Comunque non sono solo le conclusioni a essere farraginose, è tutto il testo che è una ricostruzione non filologica di quegli anni, vengono inseriti pezzi di lettere volti a dimostrare l’assoluta subalternità di Togliatti a Stalin. Argomento peraltro non del tutto falso, ma allora che bisogno c’era di esagerare nel livore?