Titoli di coda Scarica PDF EPUB
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Ho voluto riprovare Markaris, ma non ho fatto altro che confermare che non è lo scrittore per me. Libro lento, scritto in modo pesante e poco scorrevole e poco avvincente (e di ottima letteratura ne conosco tanta). Mi piacerebbe avere invece la ricetta dei fagiolini come li prepara Adriana, come si fa a renderli così appetitosi?
La Grecia è in piena crisi economica e il commissario Kostas Charitos, a bordo dell’autopattuglia, constata amaramente che: “ Atene di notte è come le nostre tasche vuote…Strade vuote, marciapiedi vuoti, trattorie semivuote. Se di giorno vedi la sofferenza di Atene, di notte ne cogli il lutto.” Il commissario sta indagando su un suicidio sospetto e su una catena di omicidi tutti quanti eseguiti con una Smith & Wesson degli anni ‘50. Intanto la figlia è stata malmenata dai fascisti di “ Alba Dorata”. E’ un libro deludente e per certi aspetti noioso.
Molto meglio dei tre precedenti ma nettamente inferiore ai capolavori di Markaris, ultimo “La balia” l’aspetto giallo passa quasi in secondo piano e rimane solo un generis per raccontare la crisi greca attuale. Rimane comunque un buon libro, di lettura scorrevole e piacevole. Un inciso se mai mi capiterà di andare in macchina ad Atene sicuramente la girerò ad occhi chiusi viti i sempre molteplici riferimenti toponomastici cha infarciscono il racconto
Markaris mi piace sempre. Non solo per il giallo e i personaggi così ben delineati, ma per come racconta la sua terra, quella Grecia così martoriata. In questo romanzo ci fa vedere la burocrazia che ti stritola… quella Grecia assomiglia troppo alla nostra Italia.