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Storia dell'aborto

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<td align="left" style="vertical-align:top">    
Titolo: <strong>Storia dell'aborto</strong></br></br>
Autore: <strong>Giulia Galeotti</strong></br></br>
Editore: <strong>Il Mulino</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2003</strong></br></br>
EAN: <strong>9788815094490</strong></br></br>

<p>Nell'antichità l'aborto era fondamentalmente una questione di donne, il feto era considerato una sorta di appendice del corpo della madre, e l'aborto era perseguibile solo nei casi in cui ledeva un interesse maschile. È il cristianesimo che per primo equipara l'aborto all'omicidio, ma ci vorranno secoli per codificare il momento in cui avviene l'animazione del feto. La situazione muta radicalmente tra il Sei e Settecento quando il feto acquista una sua autonomia, grazie alle acquisizioni scientifiche, e con la Rivoluzione francese, dopo il 1789, entra nella sfera pubblica. Con il movimento femminista e con la depenalizzazione dell'aborto oggi molti segnali ci dicono che qualcosa sta cambiando: l'aborto è una questione di tutti, donne e uomini.</p>
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l’ interruzione di gravidanza: un po ’ di <strong>storia</strong> le tesi della chiesa cattolica il pericoloso estremismo cattolico antiabortista la legge 194: chi vuole abrogarla <br/>In questa breve <strong>storia dell'aborto</strong> e delle pratiche abortive forse quel che manca è una lunga <strong>storia dell'aborto</strong> nei secoli. Così, la flagranza del ritorno sic et <br/><strong>Storia</strong> e testimonianze <strong>dell'aborto</strong> clandestino in Italia.<br/>ITALIA. BREVE <strong>STORIA DELL'ABORTO</strong> "uccidi, purché sia tuo figlio" a cura di Claudio Prandini<br/><strong>Storia dell'aborto</strong> è un libro di Giulia Galeotti pubblicato da Il Mulino nella collana Farsi un'idea: acquista su IBS a 6.80€!<br/>La <strong>storia dell’aborto</strong> ha migliaia di anni ed è una pratica nata ed equiparata da sempre all’eugenetica e alla selezione della specie migliore.<br/>Libro di Agnoli Francesco, Baccaglini Cinzia, Pertosa Alessandro, <strong>Storia dell'aborto</strong>, dell'editore Fede & Cultura, collana Vita e ambiente. Percorso di lettura del <br/><strong>Storia dell'aborto</strong> è un libro di Francesco Agnoli , Cinzia Baccaglini , Alessandro Pertosa pubblicato da Fede & Cultura nella collana Saggistica: acquista su IBS a 8 
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Fino al 1978 in Italia vigeva una legislazione sull’aborto regolata dalle norme del codice Rocco, una triste eredità del fascismo, che prevedeva, a salvaguardia dell’integrità della stirpe, pesanti sanzioni penali per il medico e per la stessa donna che si sottoponesse alla interruzione della gravidanza. Nessuna eccezione era prevista e questa normativa restrittiva accomunava l’Italia ai paesi più arretrati culturalmente del 3o mondo. Dopo un parere parzialmente permissivo della Corte costituzionale emanato nel 1975, grazie alle vigorose provocatorie campagne portate avanti dai radicali, che organizzarono anche una struttura, il Cisa (Centro italiano sterilizzazione aborto), in cui le donne stesse intervenivano attivamente applicando il semplice metodo Karman, il Parlamento partorì faticosamente una legge, la 194 del 22 maggio 78, che regolava in maniera più moderna la spinosa e dibattuta materia. La legge ha radicalmente cambiato la normativa che regola in Italia l’interruzione della gravidanza (I.V.G), permettendo l’esecuzione della stessa nei primi novanta giorni di gestazione in una casistica molto ampia di casi, che vanno dalle indicazioni mediche a quelle sociali e psicologiche. È una tra le leggi più liberali al mondo, che si basa esclusivamente sulla volontà della donna, con ben poche restrizioni, anche se è inficiata dalla nascita da un grave peccato originale: l’ipocrita compromesso tra forze di sinistra e cattolici, frutto dell’ambiguo clima politico dell’epoca. Nel 1981 due referendum abrogativi, uno sollecitato dall’area cattolica, la quale mirava a sradicare la legge abolendo completamente i risultati conquistati ed uno portato avanti dall’area radicale, che desiderava realizzare una piena depenalizzazione dell’aborto, furono portati all’attenzione del corpo elettorale che, con diverse percentuali li respinse entrambi. La legge ha avuto sempre una parziale e difficoltosa applicazione soprattutto nel sud del paese, per gli ostruzionismi che larghe fette del potere hanno costantemente esercitato.