Fantasmi più o meno consapevoli e negozi incantati, vite virtuali e scheletri in abiti manageriali, libri fotografici sull'Inferno ed eventi biblici rivissuti. Ma anche scorci di vita delicati come quadretti intimi e scoppi di follia sovversiva. Quasi cento racconti che si dipanano in quella dimensione sospesa, aliena sia dal mediocre grigiore del realismo e dell'esistenzialismo, sia dalle vertigini della fantascienza più estrema. Un affresco d'inizio millennio in cui la fantasia dominatrice denuncia i mali del mondo, trasfigurandoli nelle volute allegoriche del proprio mantello. Il tutto sembra svolgersi appunto nell'atmosfera incerta, ingannevole, affascinante e piacevolmente sinistra propria di un'alba.