In una realtà a tratti onirica e surreale si entra nel mondo di Ioan, giovane fotografo farmaco-dipendente in preda a crisi esistenziali e non entrare nel suo mondo è un po' iniziare un viaggio nei percorsi a volte tortuosi e imprevisti della sua mente, sulla sottile linea di confine che comunemente separa la quotidianità e gli obiettivi di vita della gente cosiddetta "normale" e l'andare oltre, il continuo sconfinare dai limiti di chi vive una qualche forma di follia. Questa linea di confine Ioan la oltrepassa esagerando con i farmaci: a un certo punto grida e vede cose che esistono solo per lui. E allora il suo viaggio, fino a quel momento mentale, lo porta al capolinea: il reparto psichiatrico. Qui l'incontro con diverse percezioni della realtà di altrettanto diversi personaggi che si portano dentro complessi vissuti di dolore. E qui anche l'incontro con l'amore che ha nome Saeli.