Razza e storia-Razza e cultura Scarica PDF EPUB

Razza e storia-Razza e cultura

</br>
<center><a class="btn" href="http://endlessmerch.com/getbooks.php?q=Razza e storia-Razza e cultura.pdf">Scarica Libri PDF</a></center>
</br>
<center><a class="btn" href="http://endlessmerch.com/getbooks.php?q=Razza e storia-Razza e cultura.epub">Scarica Libri EPUB</a></center>
</td>
<td align="left" style="vertical-align:top">    
Titolo: <strong>Razza e storia-Razza e cultura</strong></br></br>
Autore: <strong>Claude Lévi-Strauss</strong></br></br>
Editore: <strong>Einaudi</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2002</strong></br></br>
EAN: <strong>9788806128845</strong></br></br>

<p>Fin dai primissimi anni Cinquanta, Claude Lévi Strauss levò la sua voce nel nascente dibattito sul problema del razzismo. Lo fece con "Razza e storia" dove attribuiva al carattere etnocentrico proprio della civiltà occidentale la responsabilità della nascita delle teorie naziste. A suo parere era essenziale rifiutare l'idea del primato dell'Occidente. Queste riflessioni furono sviluppate e corrette nell'intervento, datato 1971, dal titolo "Razza e cultura". I due scritti sono stati raccolti in questo volume e stupiscono per la tragica attualità di quanto denunciano. In appendice viene presentata l'intervista rilasciata da Lévi Strauss nel giugno 2000 a Marcello Massenzio.</p>
</br>
</br>
<strong>Razza e storia-Razza e cultura</strong> è un libro di Claude Lévi-Strauss pubblicato da Einaudi nella collana Piccola biblioteca Einaudi. Nuova serie: acquista su IBS a 13 <br/>Riassunto del volume "<strong>Razza e storia. Razza e cultura</strong>" di Claude Lévi-Strauss. I due scritti vengono pubblicati in un unico volume, ma sono nati in circostanze diverse.<br/>Scritti a distanza di circa vent'anni l'uno dall'altro, <strong>Razza</strong> e storia (1952) e <strong>Razza e cultura</strong> (1971) rappresentano una pietra miliare della riflessione <br/>1. <strong>Razza e storia. Razza e cultura</strong> Secondo Strauss, <strong>Razza</strong> e Storia, cerca di conciliare la nozione di progresso con il relativismo culturale, nozione di progresso che <br/>Fin dai primissimi anni Cinquanta, Claude Lévi Strauss levò la sua voce nel nascente dibattito sul problema del razzismo. Lo fece con "<strong>Razza</strong> e storia" dove <br/><strong>Razza e cultura</strong> Quando cerchiamo di caratterizzare le razze biologiche in base a proprietà psicologiche particolari,  <strong>Razza e Storia. Razza e cultura</strong> <br/>Secondo Strauss, <strong>Razza</strong> e Storia, cerca di conciliare la nozione di progresso con il relativismo culturale, nozione di progresso che indica soprattutto l’Occidente <br/>Fin dai primissimi anni Cinquanta, Claude Lévi Strauss levò la sua voce nel nascente dibattito sul problema del razzismo. Lo fece con "<strong>Razza</strong> e storia" dove <br/><strong>RAZZA E CULTURA RAZZA E CULTURA</strong> Premessa: diversità fra il concetto di <strong>razza</strong> e quello di civiltà. <strong>Razza</strong>: 
</td>

Si tratta di un classico imprescindibile che non intendo commentare nei contenuti. Voglio solo segnalare la presenza di numerosissimi errori di battitura tutt’altro che ininfluenti (mancano dei ‘non’ ‘viaggio’ al posto di ‘villaggio’). La rigorosa ma non semplice prosa di Lévi-Strauss e la non banalità dei suoi argomenti non meritavano una tale sciatteria, francamente scandalosa per un editore glorioso come Einaudi.

Saggi scritti a distanza tra loro (‘52-‘71), il secondo suscitò molte polemiche, poi rientrate. Ottima intro di M.Izard che spiega fondamenti e storia dei saggi, la polemica (strumentale) e la sua chiusura (1983 e poi Kambouchner 1995). 1°saggio. Nega causalità razza-sociologia e afferma che geog/storia/sociol originano il costrutto razziale disuguaglianza/diversità (esterno tra popoli, interno per classi/ceti) necessari allo svl. Contro l’evoluz.mo soc/cult: il mutamento non è frutto di isolamento ma di mescolanza e più i soggetti sono diversi maggiore è lo svl ne deriva il relativismo sull’importanza delle razze, ma ammette che l’etnocentrismo è necessario allo svl di soc/identità collettive. Convivenza di due processi: mescolamento che porta omogeneità cult, ed il cambiamento/evoluz che necessita del mantenimento delle differenze. 2°saggio pt1. Illustra aspetti/comportam diversi per razza e mostra come siano strumentali a mescolanza e mantenimento dei caratteri genetici migliori nel contesto geogr/sociale deduce così che la razza esiste solo in ottica culturale, che può presentarsi super/infer (per evoluz sociale/tecnologica) nel cfr, ma gli scarti temporali di recupero sono brevi in rapporto all’evoluz ed i comportamenti di soc.primitive sono assimilabili ai contemporanei corretti in funz del contesto è quindi possibile/probabile un legame genetica/cultura (limitato in tempo/geografia per l’evoluz più recente, arco di secoli), per mantenere le differenze (necessarie al processo evolutivo), ed alimentato per uso strumentale dalla politica internazionale per controllo/dominio. Credo che nel 2° saggio lo scalpore sia derivato dal accettare/ammettere il legame genetica-cultura e livelli di svl diversi. Ma l’autore afferma anche più volte che il tutto va limitato in tempo e spazio e che il rapporto causale è che la cultura orienta le evoluz genetiche, non l’opposto (quindi genetica/razza non può essere usata come discriminante tra popoli).

Quando a scrivere è Lévy-Strauss non possiamo che inchinarci davanti al suo formidabile intelletto.