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Osvaldo e i cacciatori

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Titolo: <strong>Osvaldo e i cacciatori</strong></br></br>
Autore: <strong>Andrea Angiolino,Valeria De Caterini</strong></br></br>
Editore: <strong>Lapis</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2005</strong></br></br>
EAN: <strong>9788878740075</strong></br></br>

<p>Nella scatola trovi 32 carte. Usale per creare la tua avventura del leprotto, poi falla vedere agli amici, alla mamma, ai cuginetti... Ma devi spiegargli tu cosa succede: perché il coniglietto lascia il bosco? Perché non vuole più vivere dove ci sono i cacciatori? Perché vuole cercare aiuto per mandarli via? Oppure, perché vuole scoprire come è fatta una città? Sei tu a deciderlo! Finita la storia puoi ricominciarne una nuova o, completando le tessere bianche, disegnare nuovi episodi inventati da te.</p>
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Essendo l’autore, non tenete conto del mio giudizio che è puramente affettivo. Ma trattandosi di un prodotto piuttosto originale, vorrei spiegarvi di cosa si tratta. Il Mischiastorie consente in una serie di grosse tessere, ciascuna delle quali riporta due vignette relative alla storia del leprotto Osvaldo: la prima ha un simbolino colorato in basso a sinistra, la seconda in basso a destra. Per iniziare il gioco, il giovane lettore deve trovare la tessera che ha una stella gialla in basso a sinistra. Rappresenta un leprotto nel suo lettino, svegliato all’improvviso da rumori di spari in lontananza. La seconda vignetta, in cui il leprotto si affaccia dalla tana e vede arrivare i cacciatori, ha un pallino rosso in basso a destra. A questo punto il ragazzino deve cercare le tessere che hanno un pallino rosso in basso a sinistra: ce ne sono due. In una il leprotto torna nella tana e resta lì a meditare sul da farsi, nell’altra prepara il suo fagotto e lascia il bosco alla volta della città. Il ragazzo può scegliere la tessera che preferisce e metterla accanto alla prima. Ipotizziamo che opti per quella in cui il leprotto va in città: siccome finisce con un pallino nero, il ragazzo deve ora cercare tutte le possibili tessere che iniziano con un pallino nero… e così via, fino a quando non viene scelta una tessera che ha una stella sulla destra. Quando succede ciò, la storia è finita: ma poiché le immagini sono mute il bambino è invitato a spiegare la storia raccontandola a un amico, un cuginetto, un genitore. E poi… si smonta tutto e si ricomincia con una nuova storia! Una volta che si è impratichito con le varie opzioni, il piccolo “lettore” può anche disegnare lui stesso (o far disegnare a qualche “grande”) delle tessere aggiuntive con nuovi avvenimenti che arricchiscano il racconto, modificandone gli snodi o i finali. La confezione ne propone un paio personalizzabili, ma è facile fabbricarne delle altre.