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Olive Kitteridge

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Titolo: <strong>Olive Kitteridge</strong></br></br>
Autore: <strong>Elizabeth Strout</strong></br></br>
Editore: <strong>Fazi</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2009</strong></br></br>
EAN: <strong>9788864110332</strong></br></br>

<p><b>Premio Pulitzer 2009</b>, <b>Premio Bancarella 2010</b> e <b>Premio Mondello 2012</b>. In un angolo del continente nordamericano c'è Crosby, nel Maine: un luogo senza importanza che tuttavia, grazie alla sottile lama dello sguardo della Strout, diviene lo specchio di un mondo più ampio. Perché in questo piccolo villaggio affacciato sull'Oceano Atlantico c'è una donna che regge i fili delle storie, e delle vite, di tutti i suoi concittadini. È Olive Kitteridge, un'insegnante in pensione che, con implacabile intelligenza critica, osserva i segni del tempo moltipllcarsi intorno a lei, tanto che poco o nulla le sfugge dell'animo di chi le sta accanto: un vecchio studente che ha smarrito il desiderio di vivere Christopher, il figlio, tirannizzato dalla sua sensibilità spietata un marito, Henry, che nella sua stessa fedeltà al matrimonio scopre una benedizione, e una croce. E ancora, le due sorelle Julie e Winnie: la prima, abbandonata sull'altare ma non rassegnata a una vita di rinuncia, sul punto di fuggire ricorderà le parole illuminanti della sua ex insegnante: "Non abbiate paura della vostra fame. Se ne avrete paura, sarete soltanto degli sciocchi qualsiasi". Con dolore, e con disarmante onestà, in <i>Olive Kitteridge</i> si accampano i vari accenti e declinazioni della condizione umana - e i conflitti necessari per fronteggiarli entrambi. E il fragile, sottile miracolo di un'alta pagina di storia della letteratura, regalataci da una delle protagoniste della narrativa americana contemporanea, vincitrice, grazie a questo "romanzo in racconti", del Premio Pulitzer 2009.</p>
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<strong>Olive Kitteridge</strong> [Elizabeth Strout] on Amazon.com. *FREE* shipping on qualifying offers. WINNER OF THE PULITZER PRIZE • THE EMMY AWARD–WINNING HBO <br/>The official website for <strong>Olive Kitteridge</strong> on HBO, featuring videos, images, schedule information and episode guides.<br/>With Frances McDormand, Richard Jenkins, Ken Cheeseman, Ann Dowd. A middle-school math teacher <strong>Olive</strong> and her marriage with Henry which spans 25 years.<br/>03/10/2014 · Video incorporato · First two parts to debut Sunday, November 2 at 9PM, followed by the debut of the final two parts Monday, November 3 at 9PM, only on HBO. <strong>Olive Kitteridge</strong> <br/>About <strong>Olive Kitteridge</strong> on <strong>HBO</strong>, featuring videos, images, music, schedule information and episode guides.<br/>Excerpt from <strong>Olive Kitteridge</strong> Chapter 1 Pharmacy . For many years Henry <strong>Kitteridge</strong> was a pharmacist in the next town over, driving every morning on snowy roads, or <br/>Thirteen linked tales from Strout (Abide with Me , etc.) present a heart-wrenching, penetrating portrait of ordinary coastal Mainers living lives of quiet grief i
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Ho appena finito di leggerlo, trovo questo libro molto bello, ben scritto e ben tradotto (anche se il titolo tradotto “Cestino da viaggio” di uno dei racconti mi rende un pò perplessa”) anche se ho abbastanza detestato il personaggio di Olive, che non vorrei mai come madre (per cui capisco le fughe del figlio da lei). Uno spaccato molto realistico della provincia americana del nord, dove i malumori meteorologici fanno da compagni fedeli a quelli dei cittadini di Crosby. Olive è un personaggio che resta impresso, pur non essendo un’eroina nel senso classico del termine, bensì punto di riferimento dell’intera cittadina, non sempre per ragioni positive. Ho trovato particolare il racconto “Tulipani

…Ohhh! Meraviglioso! Mille storie per il romanzo della vita della più improbabile delle eroine! Bravissimo il lettore della recensione che mi precede: quegli sprazzi di luce nell’ombra che abbacinano e ti fanno dire: “voglio vivere, vivere per leggere e meravigliarmi di certe pagine di un libro così”

…in effetti la valutazione di un’opera letteraria è cosa soggettiva. Così come il saperne percepire le sfumature, e l’essenza. Solo apparentemente infatti i toni di questo straordinario libro di “storie-romanzo” è pervaso solamente da ombre e malinconiche desolazioni… gli sprazzi di luce sono imprevisti e repentini, subito e di nuovo immersi nella luce autunnale in sottofondo. E queste storie sono scritte in modo intimo e splendido. Libro intimamente, e deliziosamente bello.

L’ho abbandonato al terzo racconto. Noioso, inconcludente ed estremamente pessimista. Ora, io sono d’accordo sul fatto che la vita non e’ sempre rose e fiori ma non e’ neanche verosimile che sia COMPLETAMENTE attraversata da sofferenza, spasmo e dolore. Secondo me, ripeto, non e’ un libro sulla verosimiglianza della vita in una provincia americana. Mi sto ancora chiedendo come abbia fatto a vincere il Pulitzer. Lasciamo per un momento da parte “Il buio oltre la siepe

Splendido libro e splendido personaggio. Una scrittura limpida, solo apparentemente semplice, che indaga l’animo umano in modo magistrale e profondo, mettendo a nudo le debolezze e le miserie di una piccola cittadina di provincia, dove non accade mai nulla, tranne il fluire della vita stessa. Concepito come una specie di “Spoon River” in prosa o, meglio, la “Piccola città” di Wilder, dove ogni capitolo è l’epitaffio di una storia minimale (incredibilmente bello l’episodio intitolato “Concerto d’inverno” che rimanda al Joyce di “The dead”), Olive K., insegnante della cittadina del Maine (luogo prediletto delle storie di S. King) in cui è ambientato il romanzo, è il fil rouge che collega le vite di tutti, spargendo intorno a sé il suo “liquido nero”. Olive è una donna sgraziata, antipatica e durissima con se stessa prima che con gli altri, condannata alla solitudine dalla lucida consapevolezza della propria intelligenza, che non ispira empatia nel lettore, ma reca dentro di sé un carico di emozioni e una forza tali da coinvolgerlo intensamente e da lasciare in lui un’impronta indelebile. Un ritratto tagliente, crudo, concreto, privo di ogni abbellimento. Un personaggio vivo e palpitante che esce dalla carta e non si dimentica facilmente. Meraviglioso è l’epilogo in cui Olive si arrende alla propria umanità e alla consapevolezza dei propri desideri, scoprendosi, inaspettatamente, attaccata alla vita. Un capolavoro di intensità inarrivabile, che non si può fare a meno di leggere e amare, tanto è grande.