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Titolo: <strong>Odessa. Testo originale a fronte</strong></br></br>
Autore: <strong>Isaak Babel'</strong></br></br>
Editore: <strong>Marsilio</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>1998</strong></br></br>
EAN: <strong>9788831769983</strong></br></br>
<p>Il volume raccoglie, per la prima volta, tutti i racconti dell'autore ambientati nella sua città d'origine. Ironica, irriverente e divertita sembra la penna di Babel' mentre fruga nelle case, nei cimiteri, nei bordelli e nelle sinagoghe. Ma dietro lo specchio deformante della comicità, dietro il grottesco, dietro la caricatura, si muovono, agili e veloci, le mani del grande burattinaio mistificatore.</p>
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La storia del libro segue una serie di innovazioni tecnologiche che hanno migliorato la qualità di conservazione del <strong>testo</strong> e l'accesso alle informazioni, la <br/>La corazzata Potëmkin è ancorata al largo dell'isola di Tendra: durante la distribuzione di una razione di cibo i marinai si accorgono che la carne riservata all <br/>Scheda descrittiva. Catalogo: int Codice Libro:12094 1700 letteratura La gramatica fraso logico italiano latina metodo tanto breve, quato facile di poter in una coll <br/>H.S. Chamberlain "I FONDAMENTI DEL XIX SECOLO (Vol.1 e Vol.2)" Ad oltre un secolo dalla pubblicazione <strong>originale</strong> tedesca,oggi viene
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L’ “Infanzia. Dalla nonna” (12 novembre 1915) di Isaac Babel (1894-1940), è un brevissimo racconto di una singolare bellezza, e dà l’idea della grande classe dell’autore. Narra la giornata di un ragazzo che va dalla nonna, mangia (” Mangiai tutto. Ero un sognatore sì, ma di buon appetito “) e poi studia, fa i compiti, ha delle lezioni di musica e di lingua ebraica, legge un pò, conversa con la nonna, cena e va a letto. Su questa lineare realtà di una normale giornata si aprono spaccati nel passato e nel futuro, realtà e sogni, che creano nel ragazzo emozioni e turbamenti. D’improvviso mentre legge “Il primo amore” di Turgenev schiocca sulla guancia di Zinaide la “sferzara” che lo mette in agitazione: …” il colpo di frusta, quel sibilo penetrante, solo adesso - racconta l’autore - capisco quanto fosse strano e quanto significasse per me”. Ma non ci sono spiegazioni e quella “sferzata” resta sospesa, come una parte emblematica della vita (come “ l’incartocciarsi della foglia ” e “ il cavallo stramazzato ” di Montale). Ma l’emozione quasi angosciosa e totale che lo agita (” Tutto mi pareva inusitato in un momento e avrei voluto fuggire da tutto e al tempo stesso rimanere per sempre” ) si placa col cadere della sera, mentre “ una voce dei vicini prese a cantare la romanza “Perché amo follemente’.” Che tristezza! La nonna accende la luce, la vita continua con nuovi spaccati di storie vissute nel passato. Un povero ebreo è tormentato da un commissario, che poi viene trovato morto con il viso paonazzo e gonfio. La nonna con gli occhi gialli ora tace. “ La vicina continuava a cantare. La luna abbagliava sempre.” Non è facile vivere. Altri spaccati di storie del passato, tristezze, nuove speranze, sconfitte: …il nonno meraviglioso e drammatico, il figlio disgraziato, il conte alto e canuto che al suo plotone di esecuzione ordina “Fuoco! ” [ La stessa sorte che toccherà all’autore ]. Sovrasta un senso del destino che “ si abbatte pesantemente - per sempre - sulle mie deboli, sulle mie infantili spalle.” Infine il ragaz