Nessun mormorio fra le stelle Scarica PDF EPUB
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Titolo: Nessun mormorio fra le stelle
Autore: Anna Maria Scamarda
Editore: Aletti
Pagine:
Anno edizione: 2016
EAN: 9788859135524
La Sicilia ha adagiato la culla dei miei natali a Catania, in una notte stellata di Dicembre. Non ho mai dato nulla per scontato. Io credo che la vita sia impegno. Un impegno costante. E che sia soprattutto 'Dono'. I Doni che considero speciali: l'essere madre di due splendidi figli. Così, il raggiunto traguardo di un lungo percorso professionale come educatrice. Fra i bambini e con i bambini. Trasmettere loro non soltanto nozioni, princìpi, valori, ma guidarli ad esprimere i loro sentimenti e le loro emozioni più profonde è già per me la più sublime poesia di vita. Raccontare e raccontarmi attraverso poesie, racconti, storie, fiabe è, fra le mie passioni, quella che sento più forte. E mi trascina verso quegli orizzonti infiniti dove la realtà e l'immaginazione si fondono in quel magico connubio che si traduce in espressione di vita. Sulla montagna sentiamo la gioia di vivere, la commozione di sentirsi buoni e il sollievo di dimenticare le miserie terrene. Tutto questo perché siamo più viciniIn occasione del 21 giugno, primo giorno d’estate, ecco una serie di aforismi, frasi e citazioni sull’estate che ho raccolto in questi anni. Trascrizione dell'evento SOTTO LE STELLE, IL LIBRO DEL MISTERO: LA POESIA DI GIOVANNI PASCOLI Ore: 11.15 eni Caffè Letterario D5 EMILIA GUARNIERI: Non c'era modo di far nascere i figli di Nut, non c'era modo di liberarla dal suo fardello se non rubando attimi di tempo all'eternita', se non catturando nelle forme (Che questo palazzo ne aveva cento) [.] Come il Meandro fra rive oblique e incerte. Scherza e con uno strano corso ora cala ed ora monta, e rivolge le sue acque ora E' tardi. Da otto giorni il pensiero di mia mamma m'accompagna ogni istante. La rivedo: la cesta del bucato pressata contro il seno, salire ansante su nella soffitta. LE FENICIE di Euripide traduzione di Ettore Romagnoli PERSONAGGI: GIOCASTA Pedagògo Antígone Poliníce Etèocle CREONTE TIRESIA Menecèo ARALDO Secondo 1 . A chi donerò questo prezioso novissimo. libretto ancora lucido di pomice? A te, Cornelio, a te che alle mie cose 'Na predica de mamma L'amichi? Te spalancheno le braccia Fin che nun hai bisogno e fin che ci hai Ma si, Dio scampi, te ritrovi in guai, Te sbatteno, fio mio, la È già lontano il sorriso della dolce estate che denudava l’amore sotto le stelle tremule ai respiri dell’acqua lungo la battigia. Piega lo sguardo |