Nelle terre estreme Scarica PDF EPUB
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In questa atmosfera da alienazione molto scozzese e poco artificiale, lessi Thoreau, ovvero Walden Vita nei Boschi. Prendevo il libro, edizione BUR, copertina grigio chiaro, il sabato, e andavo alla Rocca di Solferino a leggerlo, immerso nel silenzio, con il bosco attorno, seduto sul muretto che la circonda. Avevo poca tecnologia a circondarmi ma comunque facevo periodi a scappare da essa, ciclici, sentendomi braccato da chissà chi, escludendo il mondo da qualsiasi contatto con me che non fosse Foglie d’Erba di Whitman, Walden vita nei Boschi e solo poi la scoperta della storia di Chris McCandless. Into the Wild mi fece proseguire il viaggio in un una parte del mio mondo interiore che ha sempre rifiutato il mondo, l’interazione, la socialità che mi appariva sotto forma di rumore alterno di opinioni sull’aria, forse anche la paura. Ritrovavo in questi libri il necessario, i rimandi ad altri libri, come Jack London, la passione per la vera libertà, o quella che consideravo e considero ancora tale, la libertà di poter conoscere davvero se stessi, essersi amici, l’immaginazione, i sapori, gli odori del silenzio dei pomeriggi con la coperta sui prati del Monte Baldo, le parole, la carta, i propri eroi.
ho letto, e poi riletto in lingua originale questo libro proprio per non perdermi nessuna sfumatura del racconto , che, tra l’altro a differenza di tanti altri , è stato magistralmente trasportato sullo schermo da un s.penn mai così ispirato. le terre estreme , qui sono intese non solo dal punto di vista naturalistico , ma come reazione a tutto ciò che ci circonda, a partire dal rapporto con i genitori e da quello che la società si aspetta che noi. e anche se il tema della ribellione post adolescienziale è stato trattato numerose volte, non si potrà rimanere affascinati dallo svolgersi delle vicende di questo londoniano eroe moderno. la forza evocativa delle immagini che il racconto ispira , ci rimanda a rabbie passate, forse assopite, ma mai dimenticate . libro stupendo !!
Ricostruzione direi giornalistica dello sventurato viaggio del giovane Chris che, alla ricerca della verità e del senso della vita, spinto da una irresistibile tensione volta alla scoperta del rapporto fra uomo e natura, termina la propria ricerca nelle terre estreme dell’Alaska. L’autore, noto alpinista, nel tentativo di spiegare cosa abbia spinto Chris a vivere in solitudine lontano dalla famiglia per oltre due anni, inserisce proprie esperienze, allontanando a mio parere il lettore dal tentativo di una comprensione, anche empatica, delle scelte di Chris.
Voto intermedio se non basso a questo libro che non e’ un romanzo ed e’ uno di quei rari casi in cui il film e’ molto meglio del libro ( S: PENN si e’ da cinque stelle!!!!!). Mi spiego meglio: la storia ed il personaggio di Chris/Alexander Supertramp sono a dire poco eccezzionali e lasciano spazio a domande e riflessioni molto profonde sul senso della vita e della societa’ al punto da poter assimilare ‘Nelle terre estreme’ con ‘il giovane Holden ’ o lo stesso London piu volte citato non meno di altre pietre miliari del romanzo di formazione, ma l’autore perde clamorosamente l’opportunita’ limitandosi a mettere in fila alcune testimonianze , qualche citazione letteraria e talune esperienze di altri viaggiatori solitari. Detto questo la lettura e’ consigliata ma ancora di piu a chi ha trovato interessante questo libro consiglierei di leggersi direttamente jack london in particolare il richiamo della foresta.