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«Napoli violenta». Un classico del cinema poliziesco

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Titolo: <strong>«Napoli violenta». Un classico del cinema poliziesco</strong></br></br>
Autore: <strong>Paolo Spagnuolo</strong></br></br>
Editore: <strong>Mephite</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2014</strong></br></br>
EAN: <strong>9788863201031</strong></br></br>

<p>Ripercorrere la storia e l'iter della lavorazione di una pellicola come "Napoli violenta" (1976, Umberto Lenzi) significa seguire le tracce di una parte di quel valoroso cinema di genere italiano che per decenni, fino agli albori degli anni '80, ha dato lustro al nostro Paese e gremito le sale cinematografiche. In questo volume il giornalista Paolo Spagnuolo ricostruisce, anche attraverso numerose testimonianze inedite del regista e dei protagonisti del film, la vita di uno dei capolavori del cinema poliziesco. Un film controverso ma campione d'incassi. Concepito, e va sottolineato, in un'Italia ferita dalla violenza sanguinaria scaturita da altissime tensioni sociali e che - a metà degli anni '70 - stava vivendo uno dei momenti più difficili dal dopoguerra.</p>
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Altri esempi di indagini e situazioni tipiche del <strong>poliziesco</strong> si ritrovano nei romanzi degli autori inglesi Charles Dickens, soprattutto in Casa Desolata del 1853 ed <br/>Il <strong>cinema</strong> italiano deve la sua nascita alla prima proiezione pubblica dei fratelli Lumière, avvenuta nel sottosuolo del Grand Café al boulevard des Capucines a <br/><strong>Napoli</strong> Comune della Campania (117,3 km2 con 973.132 ab. nel 2008, detti Napoletani  3.100.000 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo di <br/>PERIODICI VENDUTI. In questo elenco vengono elencati i periodici che sono stati venduti dalla nostra libreria. Nel caso vi fosse qualche titolo di suo interesse la <br/>22/08/1972 · Candle McMurphy, arrestato per piccoli reati, viene portato in una clinica psichiatrica: tenta di fingersi pazzo per sfuggire al carcere. Qui viene a <br/>Il cavaliere Cioffi Michele ti dà il benvenuto. Questa pagina è stata visitata per un totale di 175712 volte Dall'inizio dell'attivazione di questo servizio<br/>Portale delle immagini degli eventi più importanti del Comune di Capannori. Foto e curiosità, notizie e informazioni folcloristiche capannoresi.<br/>ITALIA (XIX, p. 693  App. I, p. 742  II, II, p. 72  III, I, p. 913  IV, II, p. 243) Il periodo compreso tra la crisi del mercato petrolifero mondiale, insorta durante 
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Sono un super fan di Umberto Lenzi e colleziono tutto ciò che lo riguarda. Ma un libro interamente dedicato ad un suo film non l’avevo mai trovato. Finalmente! Un regista così merita un tributo del genere. Scritto bene, scorrevole e con una marea di piccoli e grandi aneddoti sul film. Contiene delle fotografie meravigliose del set e tutta la sceneggiatura. Finalmente ho scoperto che fine ha fatto Gennarino. Ora ne voglio subito un altro su MILANO ODIA (sono lombardo e ci tengo). Spero che Spagnuolo legga questo mio appello. Comunque bravo. E’ piaciuto anche a mio padre (classe 1956), giornalista in pensione. Viva il cinema. Lo consiglio a tutti.

Di Napoli Violenta mi ha colpito molto la documentazione (foto e interviste) e alcune interessanti note sulla sceneggiatura. Anche il formato fisico del libro è notevole. In alcune sezioni del libro si poteva fare qualcosina in più (magari aggiungere qualche altre intervista), ma questo lo dico da famelico appassionato. Il lavoro di Spagnuolo resta comunque abbastanza accurato. Poi ha fatto bene a non esagerare con l’accademia per non appesantire i contenuti e la lettura. Sono assolutamente d’accordo su quanto dice Lenzi nel capitolo sulla Critica. Questi film secondo me vanno riscoperti, a prescindere dalle mode. Spero possa avere successo. Lo consiglio anche a chi non ha visto il film…il nostro cinema all’epoca era davvero affascinante.

Ebbene si, lo ammetto: sono una privilegiata, avendo già avuto la possibilità leggere il libro “Napoli violenta” dell’amico Paolo Spagnuolo. Difficile spiegare in poche parole un testo che e’ un insieme di esaurienti informazioni, pregno di preziose chicche fotografiche, un mare di spunti di riflessione che portano, a chi e’ poco “addetto ai lavori come me

Il testo è davvero ben scritto. È ricco di particolari interessanti, di informazioni dettagliate, di foto e di aneddoti sul film. Interessante la parte dedicata alle interviste a coloro i quali lavorarono al film. Ottimo il capitolo dedicato alla colonna sonora. Note ben scritte e assai precise e dettagliate. L’autore ha fatto davvero un ottimo lavoro. Consigliato a chi già conosce il genere cinematografico ma anche a chi vuole saperne di più.

Sono stato tra i primi, spinto da mio fratello, ad acquistare questa monografia davvero interessante. Il film lo vidi molti anni fa, però ho trovato questa lettura davvero molto interessante ed anche divertente (come il film di Umberto Lenzi). Il discorso vale anche per chi non ha mai visto la pellicola. Ci sono tantissimi aneddoti e informazioni utili sia per i neofiti che per gli esperti di questo genere cinematografico. Incredibilmente accattivante il formato quadrato della pubblicazione (interno con pagine patinate): da collezione (pare sia in edizione limitata). Formidabile l’intervista a Gennarino e molto belle le foto inedite sul set. Ho preso il volume anche per la garanzia che un nome come Marco Giusti (che ne ha scritto la postfazione) può conferire al libro. Qualche pagina in più o ritagli di giornali dell’epoca non avrebbero guastato. Ma per questi contenuti e per il prezzo vale assolutamente la pena. E’ la prima monografia su un film che leggo e mi è piaciuta. Ne cercherò altre.