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Multivan. Non sono i sani che hanno bisogno del medico

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Titolo: <strong>Multivan. Non sono i sani che hanno bisogno del medico</strong></br></br>
Autore: <strong>Matteo Prosperini</strong></br></br>
Editore: <strong>Pendragon</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2015</strong></br></br>
EAN: <strong>9788865986738</strong></br></br>

<p>Faccio qualche passo: è buio. Le ante dell'armadio di fronte a me si aprono minacciose. Mi chiedo per un attimo chi c'è dentro per spingerle in quel modo. Mi aspetto che esca fuori qualcuno da un momento all'altro. Un secondo dopo, mi rendo conto di essere nel bel mezzo di un terremoto. Un terremoto?" Il terremoto sembra segnare un "prima" e un "dopo" nelle vicende dei personaggi a cui l'autore ha dato vita nel tentativo di cercare un significato a questo evento drammatico. Storie che si intrecciano, crepe che si aprono e che palesano come siamo fatti realmente. Un romanzo in cui ognuno di noi può ritrovare una parte di se stesso, perché tutti siamo reduci e naufraghi di qualche terremoto della vita e della Storia.</p>
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VACANZA - cardpostage.com  vacanza
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La sfida di questo libro era di non fare un “diario” del terremoto (visto il forte coinvolgimento dell’autore) ma di raccontare una storia, ed è stata una sfida ben più che vinta. Ogni terremoto, geologico e umano, in mezzo a tanta zizzania rappresenta anche un’opportunità: in primo luogo, come dice molto bene l’autore, nello svelare la verità dei cuori e della vita delle persone, che sono portate sulla scena con franchezza e senza timori reverenziali. Tutti i personaggi, non solo i protagonisti, sono ben caratterizzati fin dall’inizio, e la storia scorre con una rara freschezza e un’ottimo uso della lingua. Alcune pagine sono davvero memorabili. Ottimo dal punto di vista narrativo l’ingresso in scena del “Cattivo” di turno - il terremoto se mi è concesso un paragone, degno dell’incontro tra l’hobbit Bilbo e il drago Smaug. Un libro importante e necessario per tutti quelli che hanno vissuto un “terremoto” di qualsiasi genere e che abbiano voglia di provare a cavalcarne l’onda anomala per il bene. E, mi raccomando, durante la lettura non confondetevi: non è un furgoncino, è un Multivan.