Morte a Firenze. Un'indagine del commissario Bordelli Scarica PDF EPUB
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è il terzo libro che leggo di marco vichi e devo dire che questo è senz’altro il migliore. la descrizione dell’alluvione è perfetta, ti pare di essere lì dentro. la storia del bambino rapito è particolarmente significativa.
Ho gradito veramente tanto la lettura di questo capitolo del Commissario Bordelli, tanto che mi sono già procurata il seguito e non vedo l’ora di iniziarlo. La storia del fatto criminoso, la penosa storia di una bambino che sparisce nel nulla, si svolge sullo sfondo di una Firenze ferita e devastata dall’alluvione del ‘66, al cui racconto lo scrittore dedica molte righe. Per il resto, la profonda umanità di questo’uomo, con i suoi pesanti ricordi della guerra, i suoi scrupoli, la sua solitudine, la malinconia per l’età che avanza. Assolutamente consigliato.
Se lo stesso Vichi afferma, senza mezzi termini, di odiare i gialli, non gli si fa nessun torto a giudicare questo suo “Morte a Firenze” come un romanzo che è tutto meno che una storia “investigativa”. Certo, il commissario c’è, ma provateci voi a considerare Franco Bordelli una sorta di “deus ex machina” che interviene nell’intreccio per ristabilire l’ordine violato, risolvendo il caso, catturando il colpevole e consegnandolo alla giustizia. No, “Morte a Firenze” è un romanzo storico-sociale e Bordelli è uno dei pochi uomini pensanti rimasti su carta e purtroppo anche in carne ed ossa. Custodiamolo, anzi coccoliamolo, come fa la sua adorata Rosa.
Ho letto tutti i libri che parlano di lui ed ormai il Commissario Bordelli è un amico per il quale, quando interrompo la lettura, provo nostalgia. Mi piace molto il modo di scrivere dell’autore che riesce ad essere avvincente e coinvolgente anche senza una trama mozzafiato. E’ una sensazione strana quella che provo durante la lettura, è come se tutto ciò che viene raccontato si svolgesse in quel momento intorno a me. Ho iniziato la lettura dei tomi in ordine cronologico di pubblicazione e credo sia stato importante non solo perché i personaggi intorno al protagonista ricorrono e ritornano ma anche e soprattutto perché ogni libro “è migliore” del precedente. “Morte a Firenze