Morire nella Grande Guerra. Le testimonianze dei combattenti Scarica PDF EPUB

Morire nella Grande Guerra. Le testimonianze dei combattenti

</br>
<center><a class="btn" href="http://endlessmerch.com/getbooks.php?q=Morire nella Grande Guerra. Le testimonianze dei combattenti.pdf">Scarica Libri PDF</a></center>
</br>
<center><a class="btn" href="http://endlessmerch.com/getbooks.php?q=Morire nella Grande Guerra. Le testimonianze dei combattenti.epub">Scarica Libri EPUB</a></center>
</td>
<td align="left" style="vertical-align:top">    
Titolo: <strong>Morire nella Grande Guerra. Le testimonianze dei combattenti</strong></br></br>
Autore: <strong>Andrea Rebora</strong></br></br>
Editore: <strong>Prospettiva Editrice</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2012</strong></br></br>
EAN: <strong>9788874187348</strong></br></br>

<p>Gli eventi bellici della prima guerra mondiale determinarono un'immane carneficina con milioni di caduti. L'esperienza più tragica e ricorrente di chi ebbe in sorte di prendervi parte fu la coesistenza, continua e forzata, con la morte. Le testimonianze dei combattenti sono state utilizzate dall'autore per ricostruire i molteplici aspetti che il fenomeno assunse nel corso del conflitto, soprattutto in relazione alle peculiarità che caratterizzarono la Grande Guerra. Il tema della morte è stato analizzato nella sua realtà oggettiva ma anche, e soprattutto, nelle immagini soggettive formulate da soldati e ufficiali che vissero in prima persona vicende destinate a rimanere impresse per sempre nella memoria dell'umanità. I resoconti scritti e orali dei protagonisti, dopo quasi un secolo, non hanno perso la straordinaria capacità di descrivere con grande efficacia gli orrori della guerra.</p>
</br>
</br>
La partecipazione dell'Italia <strong>nella</strong> prima <strong>guerra</strong> mondiale ebbe inizio il 24 maggio 1915, circa dieci mesi dopo l'avvio del conflitto, durante i quali il paese conobbe <br/>La prima <strong>guerra</strong> mondiale fu il conflitto armato che coinvolse le principali potenze mondiali e molte di quelle minori tra l'estate del 1914 e la fine del 1918.<br/>Gino Paoli: i miei parenti finiti nelle foibe (tratto dal "Corriere della Sera" del 21 dicembre 2005). La vita e la storia devono essere davvero più complicate di <br/>Gentilissima Silvia Musi, da qualche anno sto effettuando ricerche circa la morte del mio trisavolo. Dalle evidenze della Banca dati dei caduti della <strong>Grande Guerra</strong> <br/><strong>Nella</strong> storia degli Stati Uniti, la <strong>guerra</strong> del Vietnam ha costituito un qualcosa di unico: impopolare sia in patria che nel resto del mondo.<br/>home Documenti. <strong>TESTIMONIANZE</strong> DI <strong>GUERRA</strong> . Note del generale Luigi Cadorna: “Per attacco brillante si calcola quanti uomini la <br/>1. Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’ Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo <strong>nella</strong> comune patria italiana.<br/>Alamo, i miti da sfatare sulla battaglia. A cura di Renato Ruggeri. La battaglia di Alamo Indiscutibilmente la battaglia di Alamo rappresenta uno dei momenti cardine <br/>Santi, Beati e Servi di Dio Martiri <strong>nella Guerra</strong> di Spagna Vittime della persecuzione religiosa. Senza Data (Celebrazioni singole) † Spagna, 1934/39<br/>La <strong>guerra</strong> non restaura diritti, ridefinisce poteri. (Hannah Arendt) In <strong>guerra</strong> siamo ben mimetizzati. Qualcuno nelle foglie, qualcuno nell’erba e qualcun altro 
</td>

Morire nella Grande Guerra è l’ultimo lavoro di Andrea Rebora l’autore nel suo ultimo libro,fa un’analisi di come la morte fosse l’esperienza quotidiana,continua e forzata dei combattenti della grande guerra.Il libro si presenta come un agile volumetto,molto facile da leggere,ma dai contenuti molto interessanti,che possono magari dare spunto per un’analisi più dettagliata su alcuni argomenti specifici. L’autore è molto bravo a fondere dati oggettivi a ricordi personali dei combattenti(con particolare riferimento agli italiani).Testimonianze che tuttavia,secondo l’analisi di Rebora,seppur sempre efficacissime nel proiettare il lettore nella dimensione orribile dei combattenti della grande guerra, sono più oggetive se scritte durante o a ridosso del conflitto mentre quelle scritte dopo decenni possono essere “inquinate” dal sovrapporsi dei ricordi.Morire nella grande guerra si presenta diviso in tre parti: la prima l’analisi oggettiva della morte e i suoi numeri.Interessante come l’autore metta in rilievo come fosse più semplice morire per un’esplosione che per una pallottola e di come i danni arrecati da una deflagrazione di una granata fosse più letale di una pallottola per le gravi lesioni interne che era in grado di generare.Morte che poteva giungere non solo dal nemico,ma anche dai propri ufficiali in caso di codardia o che poteva esser data per decimazione come nel caso delle brigate Siracusa e Catanzaro.La seconda parte prende in esame lo scenario della morte, ovvero non solo la trincea, ma anche le retrovie,l’insidiosità dei gas o gli ospedali.La terza parte invece analizza l’interpretazione della morte,la componente religiosa mista a superstizione e senso di pietà nei confronti del nemico, spesso sentito come fratello in armi.Un bel libro,adatto a tutti che può esser preso come spunto per analizzare più a fondo alcuni aspetti come i gravissimi danni psichici subiti dai reduci o la gestione degli ospedali da campo.Unico neo la totale assenza di foto..peccato