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Metafisica della persona. Tutte le opere filosofiche e saggi integrativi

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Titolo: <strong>Metafisica della persona. Tutte le opere filosofiche e saggi integrativi</strong></br></br>
Autore: <strong>Giovanni Paolo II</strong></br></br>
Editore: <strong>Bompiani</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2003</strong></br></br>
EAN: <strong>9788845292552</strong></br></br>

<p>Tutte le opere filosofiche pubblicate da Wojtyla in un solo volume. Il pensiero del Papa è ispirato alla fenomenologia realistica nella sua mediazione con i fondamenti dell'ontologia aristotelica e tomista con al centro l'importanza metafisica della persona. Scrive Karol Wojtyla in "Persona e atto", uno dei testi che compongono il volume: "L'uomo, scopritore di tanti misteri della natura, deve essere incessantemente riscoperto. Rimanendo sempre in qualche modo 'un essere sconosciuto', egli esige continuamente una nuova e sempre più matura espressione della sua natura. L'uomo non può perdere il posto che gli è proprio in quel mondo che egli stesso ha configurato.</p>
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Scheda biografica e Curriculum. Giuseppe Girgenti (Palermo, 1967) si è formato presso l’Università Cattolica di Milano, ove si è laureato in filosofia nel 1989 <br/>Etimologia del termine. La parola italiana libro deriva dal latino liber. Il vocabolo originariamente significava anche "corteccia", ma visto che era un materiale 
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Concordo con Vittorio Tauber. I testi filosofici di Wojtyla, improntati a una fenomenologia realista che si avvale tanto delle istanze di Husserl e di Scheler quanto della tradizione tomista o della riflessione di Blondel, sono di una profondità e di un’attualità ancora in gran parte da scoprire. Non c’è nulla di “misticheggiante” in queste pagine (a meno che non le si giudichi pregiudizialmente fermandosi al titolo della raccolta e senza aver letto una sola riga). Si tratta di un grandioso tentativo di fondazione di un’antropologia che corrisponda pienamente a quello che l’uomo è, condotto a partire dall’esame dell’esperienza elementare che ciascuno vive. Una lettura densa e impegnativa, ma affascinante, utile per comprendere anche certe direzioni intraprese dall’antropologia odierna.

Nicolò e Bostro (i due precedenti recensori) forse credono che Karol Wojtyla sia inserito in una collana di pensiero solo perchè il curatore (Giovanni Reale, scusate se è poco) è cattolico. Errato. Wojtyla è stato un importante filosofo polacco, professore universitario di fama, fenomenologo studioso di Scheler e di Edith Stein, tra gli altri. I polacchi, benchè poco o punto tradotti in italiano (per colpa nostra) hanno una tradizione filosofica di tutto rispetto. Questo è il primo buon motivo per la pubblicazione della sua opera: il valore scientifico. Ed ecco il secondo. Un bel dì, come si sa, Wojtyla è diventato Giovanni Paolo II. Che si creda o meno all’assistenza particolare dello Spirito Santo quando parla ex cathedra su questioni di fede, certo un Papa deve avere un solido spirito (in senso idealistico, cioè una bella cultura). Per cui è bene cercare nella sua opera filosofica i principi ispiratori del suo Magistero. Ora, io non conosco, se non a grandi linee, il pensiero filosofico di Wojtyla, che non coincide necessariamente in toto col magistero di Giovanni Paolo II. Ma parlare di mistica all’acqua di rose rivela solo pregiudizio piccino (di sicuro non lo si ha letto) e necessità di ripassare umilmente qualche lacuna: a occhio e croce, direi, partendo dall’ingegnoso Talete.

Questa non è filosofia… è mistica all’acqua di rose

Parlare di filosofia in questo caso mi sembra veramente troppo… Se questa è la filosofia italiana, è chiaro che non può andare da nessuna parte.

L’anno scorso mi sono laureata in filosofia con una tesi sulla teoria della persona in Karol Wojtyla. Peccato non avere avuto a disposizione allora questa utile raccolta!