Memorie di guerra. Diario e lettere di Francesco Borrello (1939-1946) Scarica PDF EPUB

Memorie di guerra. Diario e lettere di Francesco Borrello (1939-1946)

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Titolo: <strong>Memorie di guerra. Diario e lettere di Francesco Borrello (1939-1946)</strong></br></br>
Autore: <strong>Piero Borrello</strong></br></br>
Editore: <strong>Pensa Multimedia</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2012</strong></br></br>
EAN: <strong>9788867600618</strong></br></br>

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Non ho avuto il piacere di conoscere personalmente l’Arch. Francesco Borrello, autore degli scritti, ma solo tramite il racconto intessuto di sincera stima e ammirazione di mio padre (risalente al periodo in cui questi era Cancelliere presso la Pretura di Alessano e l’Arch. Borrello era spesso nominato Consulente Tecnico presso tale Ufficio). Essendo intercorso tra i due un rapporto di collaborazione e di amicizia, il mio genitore ebbe modo di saggiarne l’alta professionalità e insieme la grande umanità, e quella di Borrello è indubbiamente una figura di ampia cultura e di notevole capacità comunicativa, come si evince anche dai suoi scritti, magistralmente ordinati e raccolti dal figlio Piero. A mio avviso, però, ciò che più va messo in risalto della personalità del Borrello è il suo forte senso patriottico, che lo rende un uomo grande, un eroe, un maestro di vita senza tempo, ammirevole nella sua fermezza, nella sua determinazione, nel suo coraggio. Particolarmente toccante per me è quanto si legge alla pag. 112, in cui il Borrello dice al proprio zio Sac. Preoccupato, tra l’altro, del fatto che non fosse ancora laureato, di essere fiero di stare sul fronte a fare il proprio dovere, nonostante la fame e gli orrori con cui costantemente deve convivere e combattere, “piuttosto che essere rimasto vilmente a casa

Ho saputo tramite amici comuni di questo libro, ma non immaginavo fosse una testimonianza della seconda guerra mondiale così completa ed interessante, costituita da un diario, numerose lettere, documenti e foto, lasciata dal sig. Francesco Borrello, accuratamente riordinata dal figlio Piero, facendone un libro da far conoscere e trasmettere anche alle future generazioni. Oltre al fascino della descrizione degli avvenimenti da parte di chi li ha personalmente vissuti, questo libro mi ha fatto riflettere sulle condizioni di vita e sulle atrocità della guerra, suscitando in me particolari sensazioni ed emozioni che mi ha reso la lettura del libro veloce e piacevole. Il contenuto del diario e delle lettere è costantemente supportato e comprovato da documenti e da numerose foto rendendo vivo il libro e dandogli un sapore particolare.

Il libro, se letto con lo spirito e la giusta sensibilità, diventa sotto gli occhi del lettore quasi un romanzo, animato dalla Speranza di poter ritornare in Patria, a casa tra gli affetti familiari…il giovane Francesco non ha mai ceduto durante i sette lunghi anni di prigionia e di privazioni allo sconforto e ha avuto il coraggio e la costanza di narrare giorno per giorno tutto quello che gli accadeva attorno. Per non dimenticare…

Il libro è un’interessante testimonianza della seconda guerra mondiale del sottotenente Francesco Borrello - raccolta e riordinata dal figlio Piero - costituita da un diario, lettere inviate al proprio zio sacerdote Don Vito Lecci, documenti e foto. L’opera, di grande pregio sia sotto il profilo storico che quello etico, offre al lettore non solo minuziose informazioni sulle atrocità della guerra, nei suoi poliedrici aspetti: morte, fame, solitudine, tragiche esperienze destinate a lasciare un segno indelebile nella memoria di chi legge, ma intende anche richiamare l’attenzione sulla necessità di rimanere sempre saldamente ancorati ai fondamentali principi morali, quali: la fede in Dio, la famiglia, l’affetto, l’amicizia, da cui trarre sostegno e speranza, proprio come fa il Borrello. Egli, infatti, forte della sana, intelligente educazione ricevuta e convintamente fatta propria, pur nelle situazioni più disperate mai si abbatte, ma sa uscirne indenne e vittorioso. Ne emerge quindi, oltre che una chiara e precisa cronistoria, anche la delineazione dell’interiorità dell’autore degli scritti, cioè di un uomo di alto spessore morale e professionale, di grande cultura e sorretto da fede incrollabile. Nel suo diario, corredato da atti e reperti fotografici, traspare tutta l’angoscia di chi è costretto ad assistere impotente a tante atrocità, ma anche una straordinaria forza d’animo che lo motivano a registrare gli eventi in un continuo dialogo con se stesso e con i grandi valori che gli infondevano coraggio e fiducia: gli affetti famigliari, l’amore in Dio, il servizio per il prossimo e per la sua Patria. Questa testimonianza, forte, preziosa, da custodire con cura e da trasmettere ai posteri, rievocando gli orrori della guerra e le sue immani sofferenze patite dai nostri eroi, fa riflettere sul caro prezzo da loro pagato per conquistare uno Stato unito, libero e indipendente, garante dei diritti di tutti i cittadini e che ripudia le odiose discriminazioni di ogni tipo.