Manuale del traduttore Scarica PDF EPUB
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Sto leggiucchiando qua e là la terza edizione del MANUALE DEL TRADUTTORE di Bruno Osimo, esperto di traduttologia, disciplina giovane e di cui non si avvertiva la mancanza (di sicuro non sarebbe servita molto a Cesare Pavese…). Il volume è interessante e istruttivo. Peccato che proprio nell’Introduzione dell’Autore, a pagina XIII, nelle primissime righe si sia malignamente installato un orribile svarione di sintassi: “Nel 1988, quando è uscita la prima edizione di questo Manuale, era un libro fuori collana che timidamente sondava la possibilità di esistenza ecc.” Qual’è il soggetto di ERA? E’ stata effettuata una CONSTRUCTIO AD SENSUM, con estrazione forzosa del soggetto dalla temporale che precede? Suvvia, un traduttore non può esprimermsi così, soprattutto nell’Introduzione! E i correttori di bozze della Hoepli, sono morti tutti? Se non suonasse come un invito al disfattismo, oserei dire che il prassapochismo sta prendendo piede anche nelle case editrici che una volta venivano considerate serie. Anche qua e là nel prosieguo del testo non è stata adottata una politica di perspicuità, talché ne risulta un italiano col fiatone, talvolta al limite tra chiarezza e oscurità, con lieve vantaggio della seconda sulla prima. Nel dialetto bellunese esiste un meraviglioso vocabolo per esprimere questo concetto: si dice che è un italiano “intorcolà