Lobby d'Italia. L'Italia dei monopoli, delle corporazioni e dei privilegi. Di giornalisti, farmacisti, professori, banchieri, notai... Le storture di un Paese... Scarica PDF EPUB

Lobby d'Italia. L'Italia dei monopoli, delle corporazioni e dei privilegi. Di giornalisti, farmacisti, professori, banchieri, notai... Le storture di un Paese...

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Titolo: <strong>Lobby d'Italia. L'Italia dei monopoli, delle corporazioni e dei privilegi. Di giornalisti, farmacisti, professori, banchieri, notai... Le storture di un Paese...</strong></br></br>
Autore: <strong>Francesco Giavazzi</strong></br></br>
Editore: <strong>BUR Biblioteca Univ. Rizzoli</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2005</strong></br></br>
EAN: <strong>9788817007597</strong></br></br>

<p>Quando venne presentato il progetto dell'Istituto italiano di tecnologia ai ricercatori di Harvard e dei MIT, si presentarono ad ascoltare in un centinaio: chimici, biologi, astronomi, medici, ingegneri. Tutti italiani. Se entriamo nella sala cambi di una banca d'affari londinese ci accorgiamo che un dipendente su tre è italiano. Gli italiani suscitano ammirazione l'Italia molto meno. Francesco Giavazzi raccoglie gli articoli di una lunga battaglia a favore del merito, della concorrenza e del mercato. Spiega che il declino è solo colpa nostra. Un'Italia dove c'è molto credito ma poco capitale, più rendite che profitti, troppa ricchezza rispetto al reddito dove contano più le relazioni dei risultati, le paure dei progetti." (Ferruccio de Bortoli)</p>
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Formazione e carriera. Laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Milano nel 1972, ha conseguito il dottorato in economia presso il MIT di Boston (Stati 
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Illuminante.Fa luce laddove l’informazione mediatica mette tutto a tacere non occupandosene,o meglio,oscurando ciò che il cittadino dovrebbe sapere.Scritto bene,comprensibile anche per chi di economia non se ne occupa.

Lo consiglio a tutti coloro che vogliono cambiare in meglio l’economia italiana, non c’è più spazio per i privilegi degli ordini professionali, dei baronati universitari, degli impiegati statali, delle imprese che producono prodotti scarsamente competitivi oppure vivono grazie a sussidi (Fiat) e concessioni da parte dello stato (Fininvest e Benetton) e delle associazioni di categoria e sindacali che invece di finanziarsi con gli iscritti mungono le casse statali. Il libro non è nè di destra nè di sinistra, è quello che bisognerebbe che fosse l’Italia invece non è !!!! Dice delle grandi verita e. .. fa riflettere molto ….

Semplicemente liberista.La prospettiva da cui parla il prof. Giavazzi non è certo assimilabile ad una delle coalizioni politiche dominanti nel Paese,ma è trasversale ad entrambe.Un buon motivo per leggerlo.

Il Professor Giavazzi riesce ad esporre con una chiarezza estrema tutti i granelli di sabbia che rallentano la nostra macchina economica, che colpiscono i consumatori finali a favore delle rendite finanziarie e delle grandi industrie inefficienti in quanto protette, che fanno perdere competitività alle nostre industrie, che ci fanno arretrare nel gioco dell’economia mondiale e che in definitiva sostengono un sistema contrario ad ogni criterio meritocratico.Un libro di articolata e competente denuncia che, al contempo,ha il merito di proporre delle soluzioni concrete ai mali nostrani, sulla scorta di modelli ed esempi stranieri (università,centri di ricerca,disciplina del risparmio,Banca Centrale,liberalizzazione dei servizi, ordini professionali etc.etc.).Se solo fossimo un Paese normale,gran parte delle riforme invocate in questo libro sarebbero state portate avanti da almeno 20 anni da destra,sinistra e centro.

Ottimo libro, come sempre in forte ritardo sul momento storico. Il prof. ha una crisi di ……….. ??????? Ricorda le pagine di verita’ che avrebbe scritto DE FELICE se non fosse deceduto. francotomasello