La Venere di Salò Scarica PDF EPUB
|
Il solito romanzo della Pastor, poco giallo ma molto storico, non adatto per i giallisti puri. Molto realistica la descrizione della Repubblica di Salò e del suo micromondo. La Pastor anche con questo romanzo ci permette di aprire un squarcio su un periodo buio della nostra storia nazionale. I delitti del serial killer sono chiaramente una scusa per poter mettere in evidenza le fisioniomie, i tic dei vari personaggi, relazionandoli con “l’occupante” Bora. Molto interessante la rappresentazione delle figure degli italiani coinvolti. Da Graziani con i suoi “furbismi
Un compitino scolastico diligente ma nulla più, dal punto di vista della trama: del resto è abbastanza comprensibile che un tale background prenda spesso il sopravvento sul mystery. Eccetto il protagonista, i personaggi, sia quelli realmente esistiti che quelli frutto della fantasia dell’autrice, pur ben delineati hanno sempre un’aria ingessata, più da nota a piè di pagina di un saggio storico che da carne viva di romanzo. Le scene migliori l’incipit e il capitolo finale.
Radiografia dei 600 giorni di Salò, bella forte e senza sconti. Nella prima parte sembra che partigiani e nazisti siano pericolosamente simili, ma andando avanti ci si accorge che il discorso è un po’ diverso: non è che il sadico partigiano Cristomorto sia uguale al sadico colonnello Kappler è solo la disperata ferocia della resa dei conti della guerra (siamo nell’inverno 1944) che li rende simili. Per di più, nell’ultima parte (la soluzione del giallo) troviamo anche una specie di visione profetica del futuro: l’Italia liberata e democratica sarà gestita da uomini per tutte le stagioni come il cavalier Pozzi, un personaggio che forse anticipa cavalieri più recenti… alla faccia di chi è morto in montagna, da una parte e dall’altra.
C’è una cosa più di altre che mi piace di Martin Bora (a parte gli occhi da gatto): è un eroe possibile per tempi impossibili. Come il 1944. Come oggi.