La scomparsa di De Paoli. Un caso di Petri e Miceli Scarica PDF EPUB
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ecco il nono romanzo di Petri e Miceli, il nono in cui non mancano sigarette e alcolici, e ovviamente ancora capitoli interi incentrati esclusivamente sulle beghe coniugali di un vecchio brontolone, fumatore e bevitore incallito. E’ un vero peccato che ogni romanzo sia irrimediabilmente rovinato dall’ingombrante presenza di Petri se ciascuna di queste nove indagini fosse scritta dal punto vista di qualche altro personaggio invece che sempre e solo di Carlo Petri sarebbe meglio. Non a caso quella che ha avuto più successo è stata la seconda, Commissario domani ucciderò labruna, l’unica in cui, guardacaso, il personaggio di Petri entra in scena solo dopo la metà del racconto! Petri è troppo noioso da sopportare, preferisco mille volte la serie delle indagini di Andrea Lucchesi a proposito, quando uscirà la sesta?
Vuoto più assoluto che forse sta a dimostrare i danni dell’abuso di traminer e aperitivi vari. ancora è escluso qualsiasi utilizzo o riferimento a internet, il cellulare sembra uno strumento del diavolo, in compenso rifanno capolino i corsi per stenodattilografia, ormai scomparsi da alcuni decenni. voto minimo perché non c’è una casella inferiore
Condivido totalmente quanto scritto da Andrea (anzi, abbasso il voto…): trama banale, nessun colpo di scena, dialoghi ordinari.Il solo elemento di riflessione che mi venuto fuori è questo: perchè mai Simoni tutte le volte che cita il nuovo commissario la chiama anche per nome (Grazia Bruni sarà stato scritto almeno 300 volte per esteso) e tutti gli altri personaggi sono menzionati solo con il proprio cognome (Maccari, Esposito, Miceli ecc. ecc.)? Non sarà mica un’ossessione del nostro autore? Lo so, è parva materia ma è l’unica cosa stimolante che mi ha suscitato la lettura di questo libro che sarà riposto sul ripiano dei libri da non leggere una seconda volta.
Mi dispiace dissentire da Pupottina,nome così simpatico,la cui giornata conterà e conterrà almeno 30 ore,vista la mole di libri che riesce a recensire,ma questo sarà l’ultimo libro di G.Simoni che leggerò.Pur se lievemente migliore del “Ferro da stiro