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La rosa selvatica

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Titolo: <strong>La rosa selvatica</strong></br></br>
Autore: <strong>Jennifer Donnelly</strong></br></br>
Editore: <strong>Sonzogno</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2013</strong></br></br>
EAN: <strong>9788845425110</strong></br></br>

<p>Londra, 1914. In seguito al tragico incidente sulle vette del Kilimangiaro, l'anticonformista e caparbia scalatrice Willa Alden taglia i ponti con il proprio passato e con Seamus Finnegan, l'uomo che l'ha salvata e che a lei è unito dalla passione per le imprese più estreme. Eroe delle esplorazioni polari, Seamus cerca di rifarsi una vita a Londra, provando a dimenticare quella donna che l'aveva sedotto, mentre Willa si rifugia in un angolo remoto del Nepal da cui contemplare e fotografare le cime dell'Himalaya per la Royal Geographical Society. Finché un evento improvviso la richiama a Londra, una città in fibrillazione per le tensioni che precedono la Prima guerra mondiale, dove Max von Brandt - l'enigmatico alpinista tedesco conosciuto in Nepal da Willa - è riuscito ad affascinare i salotti dell'élite e a carpire i segreti dei più influenti uomini politici. L'inatteso incontro tra i tre darà inizio a una serie di avventure che li porterà di nuovo a viaggiare, persino in Egitto e Siria al fianco di Lawrence d'Arabia, in un vorticoso succedersi di colpi di scena e sentimenti che intrecceranno sempre più saldamente i loro destini. Esploratori, furfanti, criminali, spie e alta società. Le vette incontaminate dell'Everest, Londra e il deserto del Nord Africa.</p>
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Etimologia. Il nome <strong>Rosa</strong> Mosqueta non identifica una unica specie di rose, deriva infatti dal nome delle piante di <strong>rosa selvatica</strong> portate dai conquistadores spagnoli <br/>In questo articolo parleremo della <strong>rosa</strong> canina, delle specie più diffuse, il terreno più adatto, le malattie e le proprietà della pianta.<br/><strong>La rosa</strong> canina (<strong>Rosa</strong> canina L., 1753) è la specie di <strong>rosa</strong> spontanea più comune in Italia, molto frequente nelle siepi e ai margini dei boschi.<br/>Atlante della fauna <strong>selvatica</strong> italiana Mammiferi, Uccelli, Rettili e Anfibi . Questa sezione è dedicata alla fauna <strong>selvatica</strong> presente in Italia (Mammiferi, Uccelli <br/>Tortora <strong>selvatica</strong> o comune - Streptopelia turtur L., 1758 Atlante delle Tortore. Regno: Animalia Phylum: Cordata Subphylum: Vertebrata Classe: Aves Ordine: Columbiformes<br/>Stai cercando ricette per Liquore bacche <strong>rosa</strong> canina? Scopri gli ingredienti e i consigli utili per cucinare Liquore bacche <strong>rosa</strong> canina tra 0 ricette di GialloZafferano.<br/>Stai cercando ricette per Marmellata di <strong>rosa</strong> canina? Scopri gli ingredienti e i consigli utili per cucinare Marmellata di <strong>rosa</strong> canina tra 5 ricette di GialloZafferano.<br/>Analisi critica della <strong>rosa</strong> canina: descrizione botanica, importanza in fitoterapia, proprietà terapiche, principi attivi. Rimedio contro diarrea, raffreddore e <br/>Le bacche di <strong>rosa</strong> canina sono da considerarsi dei veri e propri integratori naturali, che accrescono le difese immunitarie e aiutano a combattere tutti i tipi di <br/>E' un uccello lungo fino ai 127 cm, con zampe e collo molto lunghi. Presenta un becco piegato che gli permette di nutrirsi in modo particolare setacciando il fondo 
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Ho letto la trilogia della Donnelly un paio di anni fa e ne sono rimasta incantata. Il secondo volume, addirittura, l’ho amato più del primo, che già mi era piaciuto a dismisura. Quest’ultimo episodio, invece, non mi ha convinta affatto. Le tre stelle sono per lo stile e per la narrazione in generale, che sono, come sempre, davvero ottimi. Quello che non mi è piaciuto sono i personaggi Willa rappresenta tutto ciò che detesto in una donna e Seamus non ha una personalità degna di nota… Non è un brutto libro, ma niente che si possa amare e a cui non si possa rinunciare. Nettamente inferiore agli altri due volumi.

Ho finito la trilogia che mi ha emozionata e mi ha fatto compagnia in questi giorni. Devo dire però che questo è stato il meno bello dei tre! I primi due sono stati qualcosa di spettacolare!!!

La Donnelly finisce alla grande questa commovente trilogia che abbraccia 40 anni di storia. L’unica piccola pecca è forse la parte finale, un po’ costruita per allungare il brodo e rendere le cose soffertissime fino alla fine, ma per il resto il romanzo è completo, emozionante, ricco di avvenimenti, come lo sono le storie private inserite all’interno della Storia. Seamie e Willa li amavo già dalla fine del secondo, ma in questo scopriamo mille sfaccettature e sfumature del loro rapporto. Il loro amore è una comunione di anime affini, indissolubili, che anche quando sono separate, vivono all’unisono. Sono tante le cicatrici che li separano e uniscono allo stesso tempo. Un amore unico e indimenticabile. Il romanzo poi è corale: vediamo tutti i protagonisti dei romanzi precedenti, soffriamo e amiamo con loro, come se fossero parte della nostra famiglia.

Secondo me è proprio il meno bello dei tre. Anzi, l’ho regalato alla biblioteca locale perchè non sono riuscita a finirlo. Ho cercato di leggerlo a più riprese perchè non amo lasciare i libri senza sapere la conclusione ma questo è veramente noioso, prolisso, senza la tenerezza , il fascino e la passione che ho trovato nei due precedenti romanzi. Magari l’ho interrotto quando la storia poteva prendere la piega giusta…..casomai lo recupererò fra qualche mese. Per il momento il mio giudizio è negativo.

avevo letto non so dove che questo libro era “il meno bello dei tre”… beh, ce ne fossero di libri “meno belli” così! Assoltamente ipnotico, come sempre del resto, così ricco di trame, personalità forti, perfettamente delineate, diversificate ricostruzioni storiche dettagliate nei particolari più quotidiani… e che gioia ritrovare gli splendidi protagonisti dei primi libri! Al solito, finché non l’ho finito, non c’é stato verso di rimetterlo appoggiato da qualche parte