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La resa dei conti. Niceville

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Titolo: <strong>La resa dei conti. Niceville</strong></br></br>
Autore: <strong>Carsten Stroud</strong></br></br>
Editore: <strong>TEA</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2015</strong></br></br>
EAN: <strong>9788850240883</strong></br></br>

<p>Niceville è una cittadina come tante nel sud degli Stati Uniti, baciata dal sole e circondata da una natura meravigliosa. Niceville è il posto in cui il detective Nick Kavanaugh ha scelto di vivere per amore della moglie Kate, discendente di una delle famiglie fondatrici. E a Niceville Nick ha conosciuto il male e scoperto che può essere molto più forte degli uomini che lo combattono. Perché il male si nutre del male degli uomini, in un vortice efferato e senza soluzione di continuità. E adesso si è insinuato in ogni angolo della città, dando vita a episodi di violenza improvvisa e inarrestabile. Chi è, o forse meglio che cosa è, Rainey Teague, il ragazzino adottato da Nick e Kate? Possibile che sia lui il responsabile di tutto? Il Nulla sta per travolgere Niceville e forse è troppo tardi per fermarlo...</p>
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Millennium <strong>Thriller</strong> (a cura di Ellroy e Penzler) James Ellroy e Otto Penzler: già i curatori di questa antologia che presentiamo oggi (Millennium <strong>Thriller</strong>, edita da 
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Un crescendo di suspense e di terrore: a mio avviso il miglior capitolo di una trilogia che nel complesso mi è decisamente piaciuta.

Ho deciso di recensire la trilogia non libro per libro ma nel suo complesso, una volta terminata la lettura dell’ultimo volume. Allora, sicuramente la saga ha molti aspetti positivi: abbiamo un inizio con il botto e uno spunto veramente intrigante e originale, considerando quanto sia difficile oramai stupire il lettore in un genere come questo. Alcune scene, a mio parere, sono veramente magistrali e di grande effetto, e le varie location e personaggi veramente ben fatti. Detto questo, però, ci sono anche dei difetti, e la sensazione generale è che Stroud abbia fatto il passo più lungo della gamba. Mi spiego meglio: questa trilogia presenta veramente una quantità incredibile di spunti interessanti, anche troppi. L’autore per tutto il primo episodio non fa altro che inserire una valanga di personaggi uno dopo l’altro, e continua nel secondo e perfino nel terzo. Ora, alla fine i collegamenti fra le varie vicende sono abbastanza ben fatti e coordinati, ma il problema è che Stroud ha la pretesa di portarsi fino alla fine tutti i personaggi, senza congedarne qualcuno strada facendo: è un’impresa titanica, e la cosa non può finire che in un modo. Vedendo le dimensioni del terzo libro, ho subito pensato che non ce l’avrebbe fatta a tirare tutte le fila, è così infatti è stato. Anche il terzo capitolo procede allo stesso ritmo degli altri due, e si arriva a cinquanta pagine dalla fine senza che ancora si siano attivati i vari scioglimenti delle vicende. La presunta soluzione viene data in uno scarno capitoletto in termini criptici e ambigui, lasciando l’amaro in bocca su molti fronti e un senso di incompiutezza. Ed è un peccato, perché le prerogative ci sono tutte. In ogni caso, consiglio la trilogia, mettendo però in conto che molte cose bisognerà risolversele da sé.

Finito anche l’ultimo. Bello. Veloce pieno di intrighi. Però, concordo con altri, lascia qualche interrogativo qua e là… finisce e non finisce. Forse un finale tragico sarebbe stato migliore a mio avviso.

La trilogia , a mio parere, si conclude con pò di interrogativi , scritto bene ma in alcuni tratti un po’caotico, lascia aperti molti interrogativi.

Mi chiedevo proprio come l’autore sarebbe riuscito a scrivere un finale “credibile” per una storia incredibile! Nulla da obbiettare!