La guerra, gli orfani, la carità. «Non mi sono dato pace». Scritti spirituali Scarica PDF EPUB
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inizio degli anni Venti fino alla fine degli anni Cinquanta. Accanto agli scritti di studio e meditazione (tra i quali spiccano una pregevole relazione sull
Eucarestia e sul capitolo XVII del Vangelo di S. Giovanni, nonché un progetto per la prima enciclica di Pio XI), segue lampia parte delle corrispondenze personali. È qui, più che altrove, che il lettore si trova di fronte ad un sacerdote di un
umanità infinita: compassionevole nei confronti delle tante povertà del dopoguerra instancabile nelladoperarsi per i suoi “pupi” ed ingegnoso nella ricerca dei mezzi. L
energia di Tardini è contagiosa e la sincerità con cui rivela le sue ansie per il futuro è commovente.La raccolta di scritti selezionata da Gianfreda ha una caratteristica di fondo e una distinzione interna: la caratteristica è l’occasionalità e la distinzione è tra opere di carattere prettamente spirituale come i discorsi e le meditazioni da una parte e la corrispondenza da cui esce a guizzi la tenera umanità dell’uomo unita alla sua nobiltà d’animo. Dalle lettura di queste pagine se ne esce convinti che sia possibile tenere insieme l’intraprendenza e l’eleganza con la dolcezza e la mansuetudine. E soprattutto che la spiritualità non è solo quella di una vita ritirata e solitaria (per quanto Tardini sia il primo ad amare e tenere in somma considerazione tale stile di vita) ma anche nei più alti impegni di governo in una febbrile e quotidiana attività in mezzo alle cose del mondo. La vera vita spirituale per Tardini è guardare in faccia a tale mondo e alla sua miseria e porre in atto una, due, tre piccole opere che costano tempo e dedizione senza calcoli. Non è la santità di un uomo la tesi di questo libro bensì l’apertura di orizzonti e di possibilità per quanti, impegnati in alti ruoli di responsabilità e assorbiti dalla frenesia dell’esistenza rischiano si smarrire quell’arcano sentimento di fraternità che ci lega al destino di ogni essere umano che ha bisogno di noi per il solo fatto di essersi incrociato con il nostro sguardo. Il curatore dell’opera ha vissuto da studente a Villa Nazaret, segno emblematico dell’eredità del “galantuomo” Tardini (come lo definì Giovanni XXIII in occasione della sua scomparsa), e da anni segue gli scritti dell’autore. Gli scritti scelti sono di breve lunghezza e pure la corrispondenza, più voluminosa, è divisa in modo da permettere un’agile lettura. Consiglio questo libro a uomini impegnati in politica, ai manager d’impresa, a quanti impegnati nelle cose di mondo avvertono il bisogno di una spiritualità severa, tenera ed elegante.