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La casta a statuto speciale. Conti, privilegi e sprechi delle regioni autonome

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Titolo: <strong>La casta a statuto speciale. Conti, privilegi e sprechi delle regioni autonome</strong></br></br>
Autore: <strong>Pierfrancesco De Robertis</strong></br></br>
Editore: <strong>Rubbettino</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2013</strong></br></br>
EAN: <strong>9788849839258</strong></br></br>

<p>I dentisti gratis per buona parte della popolazione, i buoni vacanza, il riscaldamento pagato, la tata familiare, le sovvenzioni a pioggia per aziende e privati, le migliaia e migliaia di dipendenti assunti senza controlli. Ecco alcuni dei privilegi di cui godono - chi più chi meno - le cinque Regioni a statuto speciale. Privilegi pagati dagli altri italiani, quelli che in quelle Regioni non vivono. Perché tra i tanti scandali italiani, l'esistenza delle Regioni a statuto speciale è davvero un relitto del passato. È caduta l'Urss, si è riunificata la Germania ma le Regioni autonome non si toccano, così che nel nostro Paese continuano a esistere cittadini di serie A e cittadini di serie B. Per la prima volta un libro presenta i veri conti, e ricostruisce i contorni di una anomalia che economicamente e storicamente appare sempre più priva di significato.</p>
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Un libro che chiunque dovrebbe leggere, specialmente se nella sua vita ha mai parlato di giustizia sociale, uguaglianza e politica in senso ampio. L’autore approfondisce uno di quegli aspetti che più passano inosservati perchè dati per scontati e fondanti lo status quo. Un testo veramente ben fatto sia per la completezza dei dati, ma anche per il modo in cui vengono esposti i dati, in modo imparziale e onesto. Gli sprechi e scandali non sono solo quelli della regione Sicilia, ma anche quelli del Trentino e della Valle d’Aosta. Sarebbe curioso sapere se si sentono italiani o meno i loro abitanti di certo dovrebbero ringraziare i loro politici locali perchè difendono privilegi che nel resto del paese farebbero gridare allo scandalo.

Proprio speciali, queste Regioni a statuto speciale, autogovernantesi, senza alcun ‘solidarismo’ verso l’insieme di cui fanno parte, cioè dello stato Italia, che molto prendono e pretendono ma quasi nulla dànno. Si colgono i motivi della loro originaria istituzione, ma il particolarismo degli inizi non si è mai integrato al tutto. Gradirei sapere se chi vi abita vive così soddisfatto di quanto paga e gli viene dato nei servizi, ma non credo da quel che conosco. Il libro si legge bene, ben fatte le schede su ciascuna Regione. C.M.