L' uomo verticale Scarica PDF EPUB
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Davide Longo è una pallida, triste imitazione di Beppe Fenoglio (nello stile) e di Cormac McCarthy (nell’ intreccio), con qualche venatura hemingwayana nei temi (e giusto per darsi un tono). Il guaio è che Longo scambia l’ aridità per sobrietà, e la povertà di linguaggio per asciuttezza stilistica. Il risultato è disastroso: trionfo della paratassi, i suoi libri sembrano dispacci usciti dritti dritti dall’ epoca del telegrafo. “L’ uomo verticale” ne è in un certo senso l’ epitome, ed è ridicolo che si sia tirato in ballo “La strada” di McCarthy, con cui ha in comune solo lo sfondo apocalittico (per di più condito, nel caso di Longo, da banali tavolozze scenografiche e siparietti talmente di maniera da risultare offensivi per il lettore). La domanda è: che farsene di una versione malriuscita di Fenoglio, quando c’è Fenoglio (che pure non è il migliore tra gli scrittori italiani della sua generazione)? Con tutta evidenza, l’ autore vive di riflesso la materia che tratta (l’ha presa solo dai libri, mai dalla vita): si parla di dolore, e si sente che sotto non ce n’è alcuno si fa un’ elegia dell’ esperienza, e se ne desume che l’ autore o non ne ha avute di autentiche, o non ne ha saputo articolare senso e significato - altrimenti non ne scriverebbe così male. Insomma, è letteratura di consumo che pretende di parlare delle “cose
Un romanzo bellissimo, praticamente eccellente, che meriterebbe di essere conosciuto infinitamente di più. Non bastano alcune - poche - eccessive lunghezze e alcune metafore non riuscitissime per compromettere un libro apocalittico di enorme qualità che si fa seguire dall’inizio alla fine. La mente corre - come filone - al celebre, eccellente ‘La strada’ di Mc Carthy: ebbene, nel ricordo, è talmente bello il libro di Davide Longo che arrivo sistematicamente a confonderli.
Apocalittico. Lo scenario descritto ricorda molto “la strada” di McCarthy. La cosa più angosciante è che nel leggerlo può sembrare uno scenario impossibile, lontano da noi. Ma se ci si ferma a riflettere, potrebbe essere diversamente? Consigliato.
La lucida spietatezza con cui l’autore descrive lo sgretolarsi del nostro mondo civile lascia un profondo disagio. E’ possibile che tutto venga travolto nel caos senza un argine a difesa? Per fortuna ci sono uomini che non si lasciano abbrutire dallo sfacelo, ma che reagiscono con i valori della cultura e dell’umninità. Ci sono e ci saranno sempre uomini “verticali”.