L' uomo che guardò oltre il muro. La politica estera italiana dagli euromissili alla riunificazione tedesca svelata da Francesco Cossiga Scarica PDF EPUB
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COSSIGA RACCONTA UN COSSIGA MAI RACCONTATO   Un libro su Francesco Cossiga che raccoglie conversazioni inedite del presidente emerito scomparso il 17 agosto 2010 con la giornalista esperta di relazioni internazionali Clio Pedone, è in libreria.“L’uomo che guardo’ oltre il Muro - La politica estera italiana dagli euromissili alla riunificazione tedesca svelata da Francesco Cossiga” (Rubettino). Un lavoro di duecento pagine, con apparato di note, arricchito alla prefazione della figlia del ‘Picconatore’, Anna Maria Cossiga. Nella prefazione al libro la professoressa Anna Maria Cossiga afferma che l’autrice ha saputo cogliere la differenza “tra l’essere matto e il fare il matto” e ricorda che suo padre: “Sosteneva allegramente che le cariche da lui ricoperte erano dovute al caso e non alle sue capacita’. Forse ci credeva, forse no. Forse, poiche’ amava farsi vezzeggiare, voleva che qualcuno lo contraddicesse”.Il volume affronta in particolare il tema della politica estera: la vera grande passione di Cossiga. Lo stesso politico sardo ricordava spesso con orgoglio di essere stato anche, per un breve periodo, Ministro degli Esteri ad interim, dal 24 novembre 1979 al 14 gennaio 1980. Ma in ogni caso, Cossiga ha coltivato pienamente questa passione, collegata al suo alter ego di ‘spia’, durante tutta la vita, sia nella fase di politica attiva sia, come amava dire, durante ‘la pensione’. In particolare, Pedone intervista Cossiga su alcuni passaggi storici cruciali dell’ultimo Novecento italiano: la crisi degli euromissili, la crisi di Sigonella, un ‘ritratto’ cossighiano di Michail Gorbaciov con dettagli sulla visita in Italia dell’ultimo capo dell’Urss con la moglie Raissa, la Caduta del Muro di Berlino del 9 novembre 1989, un profilo della Lady di Ferro, Margareth Thatcher. Un Cossiga che si racconta come nessuno lo ha mai raccontato.
Quando qualcuno ripercorreva le tappe del suo cammino politico - scrive Anna Maria Cossiga - interveniva ricordando con orgoglio di essere stato anche, per un breve periodo, ministro degli Esteri ad interim, dal 24 novembre 1979 al 14 gennaio 1980. In ogni caso, Cossiga ha coltivato senza remore la sua passione per la politica estera, collegata intrinsecamente al suo alter ego di ‘spia’ e di esperto di servizi segreti - “Aldo Moro mi mando’ all’estero a studiare l’intelligence” racconta Cossiga nel libro. Il volume riporta la testimonianza di un’opera di diplomazia personale, rivelatasi poi fondamentale per l’Italia, durata moltissimi anni, poco nota e ancor meno compresa, che oggi puo’ essere valutata con serenità.
Un libro su Cossiga che svela un politico lontanissimo dal solito cliche’ del ‘picconatore’ e che invece si concentra su quello che del presidente emerito della Repubblica era un grande amore: la politica estera. ‘L’uomo che guardo’ oltre il Muro’ di Clio e’ arricchito dalla prefazione della figlia del presidente, Anna Maria Cossiga, dall’introduzione dell’ambasciatore Luigi Vittorio Ferraris e da interviste all’ex ministro della Difesa Lelio Lagorio, all’ambasciatore e gia’ capo ufficio stampa di Cossiga negli anni del Quirinale, Ludovico Ortona, e all’attuale vice capogruppo vicario del Pd a palazzo Madama, Luigi Zanda, fidatissimo collaboratore di Cossiga quando fu ministro della Riforma per la Pubblica Amministrazione. Il libro affronta alcuni passaggi cruciali dell’ultimo Novecento italiano: dalla crisi degli euromissili alla crisi di Sigonella. Cossiga traccia ritratti personalissimi di Mikhail Gorbaciov e della moglie Raissa, ed un profilo della Lady di Ferro, Margaret Thatcher, che rivela un’amicizia intima e sincera tra i due ex capi di Stato. Ma racconta anche la caduta del Muro di Berlino. Un volume che si sofferma e analizza un aspetto poco noto della carriera dell’ottavo presidente della Repubblica italiana: la ‘sua’ politica estera. il presidente emerito, da statista quale fu, vide molto più lontano e quando ancora dominavano realpolitik e timori, intui’ prima di altri l’incipiente crollo del sistema sovietico riunificazione della Germania e il ruolo che il gigante tedesco riunificato e l’Italia avrebbero potuto giocare insieme nel nuovo contesto europeo. Nelle lunghe interviste con l’autrice, Cossiga confessa che il suo sogno sarebbe stato quello di fare il ministro degli Affari esteri: un desiderio che, almeno ufficialmente realizzo’ solo in parte.