L' estate infinita. Ediz. speciale Scarica PDF EPUB
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Un romanzo il cui giudizio, a essere generosi, si può sintetizzare con il termine “mediocre”. Scrittura sciatta. Personaggi stereotipati. Vicende di desolante prevedibilità. Il tutto in un odore di falsità che lo pervade dalla prima all’ultima pagina. E’ un libro scritto con un intento a metà fra il pedagogico e l’ideologico. Ovvero magnificare come era bella l’Italia dei mille padroncini, che non pagavano le tasse, che non avevano altri orizzonte che gli schei, manifestandosi offesi con chi ne rivela l’angustia di senso. E anche di futuro, visto l’effimero successo di un simile modello che la storia non ha mancato di sancire. Per far digerire il tutto, Nesi costruisce sostanzialmente un falso storico: ovvero il paternalismo prodigale del datore di lavoro, il Barrocciai, nei confronti di chi lavora con lui e per lui, da chi gli deve costruire il nuovo capannone fino agli operai. Che paga e strapaga, di cui si preoccupa come un parente fervido e affettuoso. Peccato che sia una storia mai vista, nel mondo reale. Nel quale straordinari gratis, contributi mai versati, ricatti e vessazioni di ogni tipo costituirono la vera essenza di quel tipo di economia. Spiace giudicare un romanzo su base ideologica, ma dato lo scoperto intento dell’autore, è sul quel terreno che vanno poste le critiche di fondo. Quanto alla forma, al linguaggio, alla costruzione, regna sovrana la piattezza e la prevedibilità. Per i personaggi, siamo dalle parti di quelli dei cinepanettoni di qualche anno fa, i cumenda (in salsa toscana) di “Alboreto is nothing”. La difesa materialistica dell’abbigliamento di lusso quale valore in sé, come assoluto, poi, è una vetta di autogiustificazione che rasenta il patetico. Pessimo.
Se tagliassimo le scene erotiche che secondo me non aggiungono niente all’idea, stupenda, di farci sentire proprio dentro la società italiana del periodo migliore della sua storia (anni ‘60-‘80: lavoro per tutti, soldi, speranze), anzi, un po’ la sporcano, sarebbe proprio un gran romanzo, epico, un po’ come il film “La meglio gioventù”. In ogni caso, il libro mi è piaciuto da morire e va letto proprio in un periodo come quello che l’Italia sta attraversando. Ma sono sicura che tornerete grandi, ragazzi (io non sono italiana ma vi adoro da morire), proprio come descritto nel romanzo. Non disperatevi, il futuro è vostro!
Mi è sembrato un intreccio di storie piuttosto complicato che devo dire non mi ha lasciato gran che… Ammetto però che è scritto molto bene!