Io, tinta di aria Scarica PDF EPUB
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“Accompagnare l’autrice nel suo percorso di vita è fare un viaggio, leggero ma profondo, dove la malattia si sente, si vive, quasi, ma non opprime. Riesce a ri/trovare il modo di regalare speranza, anche a chi non è credente, attraverso l’autoironia, a volte la rassegnazione, più spesso sulla progettualità e sul “qui ed ora”. Le abilità descrittive sono impeccabili.. del resto è sempre lei che mette i punti e le virgole nella propria vita. 5⁄5. Dolores
Le scritture autobiografiche, come la scultura, necessitano solitamente un’operazione in levare, ovvero hanno bisogno di eliminare quegli elementi che costituiscono la materia che imprigiona l’essenza della narrazione e che non sono funzionali a definire ciò che l’autore vuole comunicare. Il libro di Nadia Ioriatti in questo senso offre esattamente questa chiave di lettura, nel momento in cui gli aspetti intimi e personali vengono esposti con una naturalezza disarmante, scarnificati nel linguaggio dell’immediatezza ma al tempo stesso velati da un’autoironia che alleggerisce e al tempo stesso stimola alla riflessione il lettore che si avvicina a questo mondo tinto di aria, titolo che è soprattutto l’anagramma del nome, Nadia Ioriatti, atto a definire la personalità stessa dell’autrice, una donna che sa sorvolare narrando con delicatezza anche i momenti più duri della sua esistenza provata da vicissitudini anche importanti ma sempre affrontata con serietà e senza cadere nella facile autocommiserazione, mantenendo la giusta dose di spirito canzonatorio nei confronti di se stessa e della sua malattia. Le storie personali, come questa di Nadia, costituiscono sempre un frammento di quella Storia scritta con la “S” maiuscola, una storia che va a sommarsi alle storie di tutti noi, anche quelle non scritte.