Io ti troverò Scarica PDF EPUB
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Replico - sia pur un po’ in ritardo - al cortese lettore Ferdi: Stevens Shane non è stato il primo scrittore noir che ha narrato le vicende dal punto di vista di uno psicopatico, è stato Jim Thompson (L’assassino che è in me è del 1952, mentre Io ti troverò è del 1979). In ogni caso entrambi hanno precorso i tempi ma non hanno avuto all’epoca (salvo Thompson per un breve periodo) il successo sperato di fatto erano stati dimenticati, sino ad una famosa prefazione del 1986 di Stephen King (lo sapevate che è un eccellente conoscitore e critico del thriller/gotico americano? Leggetevi Danse macabre) che li ha portati di nuovo all’attenzione della critica e del pubblico. Io ti troverò è comunque ormai un classico nel suo genere, ma forse un po’ troppo lungo.
Un romanzo veramente interessante e molto articolato anche se, per un aspetto, un po’ inverosimile (un aspetto fondamentale del resto…la sostituzione tra Bishop e Mungo), eppure si legge talmente volentieri che, almeno nel mio caso, si può perdonare questo “dettaglio”. Consigliato per chi ama il genere.
Chi si cela dietro questo immenso autore? Trattasi di opera rilevante, da leggere in un fiato,caratterizzata da una pluralita’di eventi mozzafiato con finali imprevedibili. Mi rimane il dubbio che le circostanze di luogo e di tempo siano addirittura tratte direttamente dalla realta’, tanto sono verosimili. E se fossero le confessioni di un vero assassino?
Immenso. Vero precursore di tanta letteratura noir, ma attaccato completamente alla cronaca. Per questo a mio parere ne esiste solo uno più grande e in un certo senso irraggiungibile ma pure quello con un taglio ancor maggiormente cronachistico: A sangue freddo di Truman Capote, capolavoro assoluto della letteratura mondiale. Il solo fatto che, pur completamente diverso, ma confrontabile su diversi piani, lo rende almeno per me decisamente un grandissimo libro.