L'infanzia nell'Alto Montefeltro, in una famiglia di tagliaboschi l'adolescenza come sorprendente scoperta della vita e inattesa consapevolezza della propria bellezza la lotta per il riscatto sociale, in un impegno personale che la porta con energica determinazione nel mondo della ricchezza e del lusso il fascino della sua persona, che la pone al centro di ammirate e innamorate attenzioni e poi - a demolizione del sogno - una sequenza incredibile di malattie, in un rapporto drammatico con la possibilità della morte e tuttavia in una lotta tenace che rivela la forza del suo carattere inarrendevole: tutto questo è il libro drammatico di Graziella Tizzi, in una narrazione che è infine una lezione di vita, perché mostra le vie del riscatto, la vittoria pur sempre problematica e fragile sulla malattia, l'affermazione di sé nonostante tutto, la serenante finale stagione della vita, nella quale tutto si placa e null'altro conta se non i figli dei figli, nei quali si eterna la nostra esistenza.