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Il ladro di nebbia

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Titolo: <strong>Il ladro di nebbia</strong></br></br>
Autore: <strong>Lavinia Petti</strong></br></br>
Editore: <strong>TEA</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2016</strong></br></br>
EAN: <strong>9788850243648</strong></br></br>

<p><br><i>«La giovanissima Lavinia Petti scatena la sua immaginazione, in una prosa schietta e appassionata.»</i> - <b>Valeria Parrella, Grazia</b><br><br> <i>«La spavalda inventiva di un'autrice che effettivamente ha non pochi talenti.»</i> - <b>Francesco Durante, Corriere del Mezzogiorno</b><br><br> <i>«Atmosfere alla Záfon, una Napoli più gotica che solare e uno scrittore in cerca di se stesso sono le premesse di un romanzo che è un viaggio (anche interiore) in un mondo fantastico.»</i> - <b>Wired</b><br><br> Antonio M. Fonte è uno scrittore di enorme successo, ma per lui fama e ricchezza non hanno alcun significato. Stralunato e sociopatico, vive in una vecchia casa dei Quartieri Spagnoli di Napoli con la gatta Calliope, e se non ci fosse il suo agente letterario a ricordargli scadenze e doveri sarebbe incapace di distinguere ciò che è reale da ciò che forse non lo è. Ma un giorno, in mezzo alle migliaia di lettere dei suoi ammiratori, Antonio ne riceve una che non può ignorare. Datata quindici anni prima, è indirizzata a una donna che Antonio non crede di avere mai conosciuto. Solo il nome del mittente gli è familiare, perché è il suo. Quella lettera l'ha scritta lui, senza alcun dubbio. Quelle parole accennano a un ricordo smarrito e a un uomo che è stato ucciso, forse da lui stesso. Ma Antonio di tutto questo non ricorda nulla. Il giorno del suo cinquantesimo compleanno, si perde nei vicoli di Napoli e in un palazzo mai visto prima incontra uno strano personaggio che ha la mania di raccogliere tutto ciò che gli uomini perdono: nel suo Ufficio Oggetti Smarriti non si trovano solo mazzi di chiavi, libri o calzini spaiati, ma anche ricordi di giochi infantili, amori giovanili, speranze e sogni dimenticati. Antonio intuisce che è da lì che deve partire per ritrovare il filo del suo passato e risolvere l'enigma della lettera. Ma quell'enigma nasconde arcani ancora più insondabili: il segreto di una città che cambia forma e aspetto, l'avventura di un viaggio imprevedibile...</p>
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RECENSIONI E COMMENTI archivio cronologico . RIVELAZIONE / SETTE MEDITAZIONI INTORNO A GIORGIONE dramma.it - 28/02/2017. di Emanuela Ferrauto. <strong>Nebbia</strong>: <br/>Il personaggio. Come il nonno e il padre, Lupin III è un <strong>ladro</strong> dalle innumerevoli abilità, ricercato dalla polizia di tutto il mondo, in particolare dall'ispettore <br/>Figure retoriche spiegate con esempi tratti da testi poetici.<br/>Arsenio Lupin III (ルパン三世 Rupan Sansei?) è il protagonista della serie, un <strong>ladro</strong> dalle innumerevoli e incredibili abilità, ricercato dalla polizia di tutto <br/>SINDACATO ROCKEFELLER (Costituzione del.) I Veri Padroni della Sanita' mondiale Aziende farmaceutiche e pubblicazioni scientifiche <br/>EPITETI E SIMILITUDINI SIGNIFICATIVE NELL'ILIADE. Epiteti usati nell’Iliade Agamennone:signore di uomini,dall’ampio potere,uomo che non conosce ritegno,re <br/>Abbandona la bici legandola ad un palo: lo scherzo contro i ladri. Lascia una bici legata a un palo con una corda ben nascosta. Poi aspetta che un <strong>ladro</strong> la veda e<br/>Il ballo dei fiocchi di neve. Stanno ballando dei fiocchi di neve, sotto la la luna d'argento, sotto la musica e il canto lieve<br/>Il Canto è dedicato alla presentazione della Bolgia dei ladri, la cui descrizione occuperà anche il Canto successivo e sarà caratterizzata da uno stile 
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Libro troppo lungo, molto invitanti le prime 50 pagine poi affonda un po’ nella lentezza con troppa fantasia per i miei gusti,solo verso la fine si riprende l’interesse.Di solito non interrompo mai un libro ma con questo ho fatto fatica a non farlo,quasi 500 pagine sono tante e lo valuto con un 2 anche per questo.

Odio interrompere la lettura di un libro. Anche se non mi piace. Così mi sono autoimposta di continuare e finire questo libro, pensando sempre “ok, ora arriva la parte bella”. Povera me illusa. Non ho trovato un senso logico al racconto e mi dispiace enormemente. Probabilmente sono io che non sono riuscita a cogliere l’essenza, ma… non mi è piaciuto per niente e ho trovato veramente molto difficile terminarlo.

Libro piacevole e scorrevole nelle prime 40 pagine, quando le vicende si svolgono nel mondo “reale”. Poi una noia mortale, una specie di Alice nel Paese delle Meraviglie venuto male, personaggi improbabili, stile dispersivo, lunghezza eccessiva e pochi contenuti. Lettura interrotta a pagina 130 per la disperazione. Sconsigliato.

Libro eccessivamente lungo e complicato da comprendere (per questo avrei dato voto 1), ma mi sono piaciuti molto gli spunti di riflessione che mi ha dato (sull’utilizzo del tempo che passa, sui nostri ricordi, il rapporto con i genitori, la dimensione soprannaturale…), per i quali avrei dato voto 5. Voto finale 3.

Libro surrealista. Peccato che, a mio avviso, difficilmente il surrealismo si apprezza nelle arti non visive e, sicuramente, non in questo caso. Il racconto è eccessivamente lungo (oltre 400 pagg!!), ricorsivo e poco chiaro. L’ultimo 20-30% risulta più scorrevole ma solo per scadere ulteriormente nel finale, che, personalmente, non ho capito. Spesso sembra che l’autrice si compiaccia del proprio ermetismo, come a dire “sono troppo figa perchè tu, povero lettore, possa comprendermi”. Francamente non capisco e non concordo con gli alti voti che il libro ha ricevuto su IBS. Mi sembra che la strada da fare per raggiungere Zafon, a cui alcuni paragonano il racconto (ma, anche su questo, non concordo) sia lunga anni luce. Assegno 2 punti su 5 invece di 1 perchè, purtroppo, c’è di peggio.