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Il caso Dreyfus e la nascita dell'intellettuale moderno

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Titolo: <strong>Il caso Dreyfus e la nascita dell'intellettuale moderno</strong></br></br>
Autore: <strong>Agnese Silvestri</strong></br></br>
Editore: <strong>Franco Angeli</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2013</strong></br></br>
EAN: <strong>9788820405953</strong></br></br>

<p>Errore giudiziario, crisi nazionale, momento fondante la modernità politica francese del XX secolo, il caso Dreyfus ci rimanda l'immagine concentrata delle tensioni e degli interrogativi che da allora investono le società di massa occidentali e il ruolo degli uomini di pensiero. Questo volume ripercorre le tappe essenziali di quel celeberrimo caso, dalla condanna nel 1894 alla riabilitazione nel 1906, dando la parola ai protagonisti dell'epoca e presentando per la prima volta in traduzione italiana la gran parte dei documenti proposti. Emergono così, in modo diretto, giudizi e testimonianze contrastanti su uno stesso evento, le tensioni ideali e gli argomenti che allora contrapposero dreyfusardi e antidreyfusardi, le strategie discorsive utilizzate dagli uni e dagli altri. La battaglia di una minoranza per la revisione del processo a Dreyfus è l'occasione storica in cui i ranghi prestigiosi dell'università e dell'arte reclamano il loro diritto di parola su una questione che non attiene né alla conoscenza specialistica né all'estetica. Li chiamano con disprezzo "intellettuali". Al principio di autorità contrappongono lo spirito critico, all'idea di una patria fondata su una fantomatica "razza" quella di una nazione formata da cittadini, all'ossessione per l'ordine sociale l'esigenza della verità e della giustizia, all'ingerenza della Chiesa le virtù della Repubblica laica.</p>
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Errore giudiziario, crisi nazionale, momento fondante la modernità politica francese del XX secolo, <strong>il caso Dreyfus</strong> ci rimanda l'immagine concentrata delle tensioni <br/><strong>caso Dreyfus e la nascita dell'intellettuale moderno</strong> è un eBook di Silvestri, Agnese pubblicato da Franco Angeli a 26.00. Il file è in formato PDF con DRM <br/><strong>Il caso Dreyfus e la nascita dell'intellettuale moderno</strong> è un libro di Agnese Silvestri pubblicato da Franco Angeli nella collana Critica letteraria e linguistica <br/>Per citare questo articolo Notizia bibliografica. Maria Emanuela Raffi, « Agnese Silvestri, <strong>Il Caso Dreyfus e la Nascita dell’Intellettuale Moderno</strong> », Studi <br/>Bibliographical reference. Agnese Silvestri, <strong>Il Caso Dreyfus e la Nascita dell’Intellettuale Moderno</strong>, Milano, FrancoAngeli, 2012, 413 pp.<br/>AGNESE SILVESTRI <strong>IL CASO DREYFUS E LA NASCITA DELL'INTELLETTUALE MODERNO</strong> Franco Angeli, 9/1/2013 collana "Critica letteraria e linguistica"<br/>Compra Ebook <strong>Il caso Dreyfus e la nascita dell'intellettuale moderno</strong> di Silvestri Agnese edito da Franco Angeli Edizioni nella collana Critica letteraria e <br/><strong>Il caso Dreyfus e la nascita dell'intellettuale moderno</strong> on Amazon.com. *FREE* shipping on qualifying offers.
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Fu una figura straordinaria quella di Bernard Lazare che ancor prima di Émile Zola si attiva in quel ruolo che fu di Voltaire e di Victor Hugo e che sarà poi anche di Jean-Paul Sartre: quella dell’ intellettuale engagé, dell’uomo di cultura che agisce all’interno della società in cui vive , che prende posizione e interviene per affrontare questioni solo apparentemente estranee alla sua professione. Charles Pierre Péguy lo definisce “uno dei più grandi profeti d’Israele”. Sí, perché si tratta di un “combattente per la dignità e i diritti individuali dell’uomo” che difendendo il capitano Alfred Dreyfus ha voluto difendere anche e soprattutto la libertà e la giustizia sociale in accordo alle tesi profondamente anarchiche e libertarie. Purtroppo non riuscì a condividere la gioia della riabilitazione di Dreyfus: mori nel 1903, dimenticato dai molti intellettuali che hanno preferito esaltare e valorizzare maggiormente la figura del suo successivo “erede” (legittimo, beninteso) verso il quale aveva per cosi dire “spianato la strada”.

Non solo l’anarchico lodigiano Camillo Berneri, amico di Salvemini e corrispondente di Gobetti, fu tra i primi, dall’esilio parigino, a denunciare il crescente razzismo mussoliniano degli anni trenta. Anche l’anarchico ebreo francese Bernard Lazare si dedicò esclusivamente al caso Dreyfus, molto prima di Émile Zola. Ha pubblicato il suo primo articolo, “L’Affaire Dreyfus - Une erreur judiciaire” in Belgio nel novembre del 1896 era in effetti una completa riscrittura di un testo precedente che aveva scritto su richiesta di Mathieu Dreyfus, fratello di Alfred Dreyfus, nell’estate del 1895. Basandosi su un articolo de “L’Eclair” dal 15 Settembre 1896, edizione che ha rivelato l’illegalità del processo del 1894, Bernard Lazare ha confutato punto per punto l’accusa e ha chiesto che la sentenza di condanna fosse rovesciata. Questa tattica conforme più ai desideri della famiglia Dreyfus, come la prima versione del testo era un attacco selvaggio agli accusatori, che termina con la storica frase “J’accuse