I quaranta giorni del Mussa Dagh Scarica PDF EPUB
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Che dire? Perfetto! Mi ha ricordato Tolstoi, Solgenitsyn e Bukovskjy, con quella incredibile capacità di descrivere le cose più atroci ed i pensieri più nascosti con una levità che scaturisce da una profonda conoscenza. Ci ho messo un po’ a leggerlo (sono quasi mille pagine), ma me lo sono goduto pagina per pagina.
Un lettore si lamenta che non ci siano recensioni su questo libro. Aggiungo la mia: Conosco il libro da più di 60 anni, dopo aver letto Bernadette dello stesso Autore. Bene il libro mi ha sconvolto. tralascio il giudizio letterario su Werfel, ché la mia modesta preparazione definisce un Grande. Il libro è sempre davanti a me, mi ripropongo di rileggerlo, ma non ho il coraggio di ridisegnare le atrocità messe in opera, in nome di un “laicismo” che non ha radici morali, né religiose. Raccomando il libro a chi non lo conosce, per un’idea sulla bontà, da un lato, e sulla cattiveria umana sul lato opposto.
Bellissimo. Si viene trasportati sul Mussa Dagh: lo si vorrebbe visitare, vedere, conoscere, parlare con chi c’era. Ci si immagina lassu’, ci si chiede “cosa avrei fatto io? A quale compito sarei stato/a destinata?”. Un frammento di Storia che bisogna conoscere. Massimo voto.
ma come, nemmeno una recensione? questo è un puro capolavoro, sia dal punto di vista storico, sia dal punto di vista narrativo. I personaggi sono peculiari e umani come solo un grande psicologo avrebbe saputo descriverli: ogni sentimento e movimento dell’animo sono sviscerati, senza enfasi, ma con grande obbiettività. Sono personaggi “universali”. Un grande autore, che racconta nei minimi particolari un avvenimento terribile a cui poi si ispirò il nazismo, con il genocidio degli ebrei.