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Titolo: <strong>I libronauti</strong></br></br>
Autore: <strong>Oliviero Diliberto</strong></br></br>
Editore: <strong>Aliberti</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2007</strong></br></br>
EAN: <strong>9788874241729</strong></br></br>
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Die Arbeiter-Zeitung ist ein Stück Geschichte. Gegründet 1889 von Victor Adler als sozialistisches Zentralorgan, hatte sie Einfluss in ganz Europa und war nach 1945 <br/>David North. Während des Historikertags in Mainz stellte der Mehring Verlag am Donnerstag, 27. September, in der Johannes Gutenberg-Universität in Mainz, die
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Questo libro non è una guida alle librerie, come potrebbe sembrare, ma un diario di bordo, una mappa del tesoro, un libro di appunti personali di un lettore vorace e un appassionato di libri e di bibliografia. Ma la sua caratteristica principale è quella di essere stata scritto in un linguaggio sobrio ed essenziale, senza svolazzi, diretto, pacato, informato e gentile. Utilissimo baedecker culturale il libro nasce da una forte passione e ciò contribuisce a renderlo interessante e simpatico. Librerie italiane e straniere vengono personalmente visitate da Diliberto che ne scrive non per sentito dire ma per averle perlustrate e, ovviamente, aver scambiato quattro chiacchere col proprietario. Già nel suo precedente bestseller, La biblioteca stregata, incentrato sulla distruzione della biblioteca di Mommsen, Diliberto ci aveva offerto una lunga e dettagliata storia della libreria di Werner Prager e questa sua passione per i librai e le librerie (passione che lo ha spinto, tra l’altro, alla ricerca e raccolta di gialli nei quali compaia la figura di un libraio, meglio se ex detective), ha modo in questo suo ultimo libro di estrinsercarsi completamente, offrendoci ritratti di librai davvero inconsueti, scovati in capo al mondo (non stupitevi se troverete librerie del Vietnam, Libia, Siria, Egitto o Cuba) dove lo conduce la sua frenetica attività politica e accademica. C’è sempre tempo, nei suoi viaggi in giro per il mondo, di andare a curiosare in qualche libreria di cui, puntuale, ci lascerà una traccia, un appunto, un modo per raggiungerla dopo avercene parlato. Un libro, quindi, curioso e pieno di notizie, che invito a leggere ma ancor più a rileggere quando, per un motivo o per l’altro, vi troverete in viaggio. Da portare in tasca, quindi, pronto per essere utilizzato: cosa c’è di meglio, infatti, per un libro che essere costantemente sfogliato?
