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I giorni dell'amore e della guerra. La bastarda degli Sforza

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Titolo: <strong>I giorni dell'amore e della guerra. La bastarda degli Sforza</strong></br></br>
Autore: <strong>Carla Maria Russo</strong></br></br>
Editore: <strong>Piemme</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2016</strong></br></br>
EAN: <strong>9788856652314</strong></br></br>

<p><br><b>Attraverso le vicende di Caterina Sforza, Carla Maria Russo ci regala un affresco magistrale dell’Italia tardo-quattrocentesca, epoca di donne e uomini mai dimenticati: da Leonardo da Vinci a Ludovico Sforza, dai Borgia a Beatrice d’Este.</b><br><br> 1488. Caterina Sforza, vedova di Girolamo Riario, signora di Forlì e Imola, non è una donna come le altre. Lo sanno bene i grandi signori d’Italia, da Lorenzo Medici a Ludovico il Moro, al papa in persona, i quali ne cercano l’alleanza non solo per la posizione delle sue terre ma anche per l’ingegno di colei che le possiede. Nessuno può credere, quindi, ricordando Caterina, sola, dopo l’assassinio del marito, capace di sacrificare i suoi stessi figli per difendere la rocca di Ravaldino in cui si è asserragliata, che possa perdere forza e scaltrezza per colpa di un uomo. Proprio nei giorni della rischiosissima lotta contro i nemici che hanno ucciso Girolamo Riario, infatti, Caterina incontra un uomo capace di suscitare in lei una passione così impetuosa da distoglierla dai suoi doveri e dalla sua inflessibilità. Si chiama Giacomo Feo ed è uno stalliere, un individuo indegno di lei, del suo rango, anche solo del suo interesse. Ma la Tygre, fin da bambina, ha dimostrato a tutti di avere un carattere indomito e in quella storia clandestina e pericolosa si lascia condurre con lo stesso furore che l’ha sempre sostenuta in battaglia. Accecata dall’amore, non si rende conto che in molti tramano nell’ombra per privarla della reggenza sulla signoria di Forlì. Spetterà a Caterina scegliere tra la vita che crede di meritare e il ruolo per cui è nata. E non sarà una scelta facile.</p>
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Famiglia d'origine. Il capostipite <strong>degli Sforza</strong>, Muzio, faceva parte di una famiglia della nobiltà minore residente a Cotignola, dove i genitori, Giacomo Attendolo <br/>La crisi che pervase il mondo occidentale dopo la caduta dell'impero romano interessò anche le biblioteche. La prima testimonianza medievale di una nuova biblioteca <br/>Carta Vetrata. La trasmissione radiofonica settimanale ideata e condotta dal 2010 dall'editore Alberto Gaffi. Un format graffiante dove a essere presi di mira sono <br/>I NOMI E COGNOMI <strong>DEGLI</strong> ITALIANI E LA LORO STORIA: Tutti i nomi e cognomi in ordine alfabetico e relative informazioni: ( Le pagine sono in lavorazione, tuttavia se <br/>Testo Libro Primo. Cantami, o Diva, del Pelìde Achille l'ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco generose travolse alme d'eroi,<br/>Santoro Salvatore Armando è nato a Reggio Calabria il 16 Marzo 1938, da madre reggina e padre salentino (terra alla quale si sente particolarmente legato) ed è <br/>[Un po' di Storia] - [ Il libro del 50° ] - [ Dal bisogno alla sovrabbondanza] - [ rassegna stampa] [ torna indietro ] DIOCESI DI LUGANO E CARITÀ: DALLA <br/>Ugo Foscolo . Ultime lettere di Jacopo Ortis Parte seconda . PARTE SECONDA Bologna, 24 Luglio, ore 10. Vuoi tu versare sul cuore dell'amico tuo qualche stilla di balsamo?<br/>Testo Libro Primo. Cantami, o Diva, del Pelìde Achille l'ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco generose travolse alme d'eroi,<br/>L’azione che è quella <strong>dell’amore</strong> fatale e anche quella della lotta tra i Triunviri dopo la morte di Cesare e della nascita dell’impero, percorre le città , le 
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Romanzo avvincente al pari del precedente, “la bastarda degli Sforza”. I personaggi diventano vivi, il contesto storico ben raccontato. Mi è venuta voglia di approfondire la conoscenza di personaggi come Ludovico il Moro, Isabella D’Este e altri. Bello.

La narrazione è davvero coinvolgente e lo sfondo storico raccontato riesce a rendere bene l’idea del contesto di quegli anni.

Non vedevo l’ora di leggerlo dopo aver finito La Bastarda. Un racconto che riesce a catapultarti nel passato rapendoti completamente. Consigliatissimo.

Ebbene sì, Carla, l’ho finito…e già mi mancano tutti quei personaggi che tu ci hai reso “vivi e veri”. Sai che, come al solito, ho tirato per le lunghe le ultime 10 pagine e poi per forza di cose ho dovuto…? Grazie per le emozioni e per il coinvolgimento che ogni volta doni a noi lettori…! Mi chiedo a cosa pensi per il futuro…Forse corro troppo? Un seguito de “La regina irriverente” pro/messo,ma non pro/mosso?