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Ero amico di Angelo Fabbri. Bologna: un gruppo di studenti, un delitto del Dams

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Titolo: <strong>Ero amico di Angelo Fabbri. Bologna: un gruppo di studenti, un delitto del Dams</strong></br></br>
Autore: <strong>Enrico Gulminelli</strong></br></br>
Editore: <strong>Pendragon</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2012</strong></br></br>
EAN: <strong>9788865980972</strong></br></br>

<p>La notte tra il 30 e il 31 dicembre 1982 Angelo Fabbri, giovane studente universitario dalla fervida intelligenza e dalla accattivante retorica, brillante allievo di Umberto Eco, esce dal suo appartamento di via Mirasole 10 per non tornarvi mai più. Il suo corpo, dilaniato da undici coltellate, viene ritrovato il pomeriggio stesso da tre cercatori di tartufi in vai di Zena. Dopo quasi trent'anni, Enrico Gulminelli, che con Fabbri ha vissuto la Bologna studentesca dei tormentati anni Settanta, ripercorre in questo libro esperienze, abitudini, amicizie e passioni condivise e cerca di far luce sui retroscena di un avvenimento che ha lasciato un segno indelebile nella sua storia personale e in quella della città. L'inquietante cronaca del primo dei misteriosi "Delitti del Dams", tuttora irrisolto. Le indagini sono presto cadute in un profondo cono d'ombra. Prefazione di Carlo Lucarelli.</p>
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Ho letto “Ero amico di Angelo Fabbri” tutto di un fiato, e ho goduto degli “odori” della Bologna di quegli anni (che sono anche i miei anni all’Università). Penso che aldilà del coinvolgimento personale, il libro abbia ulteriori chiavi di lettura e tutte ad alto livello: - ci sono la storia, le domande non risolte, il rammarico relativi ad un delitto impunito - c’è il quotidiano di un gruppo di ragazzi che stanno affacciandosi alla vita - e soprattutto c’è la nostalgia non consolabile per un amico, così intensa e limpida che non è frequente fra noi maschi. Se proprio devo sollevare un rilievo, penso che l’Autore possa migliorare lo stile, ma questo per un’opera prima è quasi un pregio. Complimenti!