Conclave e potere politico. Il veto e Rampolla nel sistema delle potenze europee (1887-1904) Scarica PDF EPUB

Conclave e potere politico. Il veto e Rampolla nel sistema delle potenze europee (1887-1904)

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Titolo: <strong>Conclave e potere politico. Il veto e Rampolla nel sistema delle potenze europee (1887-1904)</strong></br></br>
Autore: <strong>Luciano Trincia</strong></br></br>
Editore: <strong>Studium</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2004</strong></br></br>
EAN: <strong>9788838239496</strong></br></br>

<p>All'inizio del Novecento, Austria, Francia e Spagna avevano ancora la facoltà di esercitare il diritto di veto in occasione dell'elezione del pontefice. Durante il conclave del 1903, al termine del lungo pontificato di Leone XIII, il veto dell'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe impedisce l'elezione del cardinale Mariano Rampolla del Tindaro, Segretario di Stato del defunto pontefice. Alla luce di importanti documenti inediti, questo volume, di grande interesse, ricostruisce la vicenda di quest'ultimo veto del potere politico nell'elezione dei papi (ingerenza che si manifestava in precedenza anche in occasione di nomine di cardinali a posti di responsabilità nel governo della Chiesa) fino alla sua definitiva abolizione nel 1904, con una riforma del conclave che rimane in vigore ancora oggi.</p>
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Che l’imperatore Francesco Giuseppe d’Austria avesse esercitato nel Conclave del 1903 il privilegio del veto, condizionando la libertà di elezione del successore di papa Leone XIII, era ampiamente noto. Lo studio di Luciano Trincia ha però il merito di gettare nuova luce sulle ragioni di quel veto contro il cardinale Rampolla, utilizzando un’eccezionale documentazione inedita tra cui il diario ufficiale del futuro cardinale Merry del Val, poi segretario di Stato di papa Pio X. L’iniziativa di Vienna appare così come la risultante di un lavorio diplomatico nel quale non furono secondari i timori dell’Italia post-risorgimentale e la mediazione della Germania protestante. In pratica, a non gradire l’avvento al pontificato del filo-francese Rampolla, erano, per varie ragioni, tutti e tre i Paesi della Triplice Alleanza. Ma soprattutto il Regno d’Italia era consapevole che con Rampolla papa avrebbe vinto l’intransigenza e si sarebbero allontanate le prospettive di conciliazione fra Chiesa e Stato dopo Porta Pia. Uno dei primi atti di Pio X, eletto da quel Conclave, sarà l’abolizione dell’antico diritto di veto riservato a quattro potenze europee (Austria, Francia, Spagna, Portogallo).