Attaccamento e amore Scarica PDF EPUB
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Chiaro e molto utile a tutti. Spiega in maniera semplice, ma non semplicistica la teoria dell’attaccamento: dalla prima relazione di attaccamento madre-bambino alla relazione di attaccamento nei legami sentimentali di lunga durata, illustrando in maniera puntuale le caratteristiche dell’una e dell’altra. Utilissimo sia ai genitori impegnati nel difficile compito di porsi come validi supporti nel rapporto con i propri figli, ma altrettanto utile alle giovani coppie innamorate che si apprestano a costruire un progetto di vita. Non di meno può offrire un pratico apporto a chi desidera costruirsi una vita affettiva felice.
Un bel libro, da leggere e rileggere per riconoscere errori e limiti propri e altrui, e per regolarsi di conseguenza.
E l’innamoramento? A esso vengono dedicate appena due facciate e mezzo (pp. 83-86). “La sensazione di possedere una energia sconfinata” sarebbe un eccitamento encefalico mediato dalle fenilanfetamine. Ma la descrizione che viene fornita sul piano comportamentale è falsa: non è vero che si avverta il bisogno di tenersi per mano, abbracciarsi, avvinghiarsi, d’affondare il viso sul corpo dell’altro, d’usare un linguaggio regressivo come il “baby talk”. L’innamoramento non è, insomma, un amore adulto e finalizzato al rapporto coitale però allo stato sorgivo, mitigato da una corrente di tenerezza che sfocia nell’attaccamento. Questo stesso attaccamento, vicinanza, prossimità, intimità può non avere alcuna connotazione fisica o materiale, con buona pace dei vari Harlow, Bowlby e Shaver. Il senso d’empatia fusionale, che si percepisce da innamorati veri e ricambiati, è talmente asessuato e angelicato (“spirituale”?) da vivere come una macchia d’impurità proprio ogni forma concreta di contatto, a cominciare da quel tanto decantato bacio immancabile come suggello d’amore, quando invece è più probabile l’esatto contrario: è l’inizio della fine della magia dell’innamoramento, ne è il tradimento, proprio come il bacio di Giuda a Gesù. Non è neppure vero che l’innamoramento sia “monotropico, che ruota intorno a un’unica persona”. Amore inclusivo ed esclusivo sembrerebbero perdere ogni antagonismo a favore della loro coesistenza: “Bonum est diffusivum sui” (san Tommaso, “Summa Theologiae”, I, q. 5, a. 4, ad 2). Ma l’essenziale dovrebbe consistere in un affrancamento del corporeo-somatico verso un edonismo emergentisticamente panpsichico.
Il testo della Attili esplicita a livello divulgativo i concetti della teoria dell’attaccamento, una teoria psicologica che ha un notevole potenziale euristico, offrendo la possibilità di una lettura alternativa dei legami affettivi. Lo consiglio ai professionisti e non. Ringrazio la Prof.ssa Attili che ho avuto la fortuna di conoscere alla scuola di specializzazione in Psicoterapia.