Per una scrittrice dalle molte risorse e mossa da una continua ricerca sperimentale intorno alle possibilità della lingua di scavare nei propri mondi interiori, un libro come questo era forse inevitabile: raccoglie la varietà dei percorsi dell'io, le suggestioni che si destano dalle mosse latitudini del sentimento, le vibrazioni che promanano dal diuturno piegarsi sul destino del sé e degli altri. Dunque, un'antologia assai più che una silloge il condensato di molte stagioni piuttosto che uno specchio di una sola età. Proprio per questa caratteristica - per la volontà soffertamente selezionatrice che dalle lunghe giornate di convivenza con la poesia ha isolato l'essenza - il libro propone in tutta la sua condensata purezza una significativa esperienza d'arte, originale nello svariare dei temi, delle ricerche espressive, degli stili e delle strutture.