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A un figlio, amoroso giglio. Viaggio dagli anni Cinquanta agli anni di piombo, dalla guerra fredda alla Jihad

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Titolo: <strong>A un figlio, amoroso giglio. Viaggio dagli anni Cinquanta agli anni di piombo, dalla guerra fredda alla Jihad</strong></br></br>
Autore: <strong>Patrizia Zangla</strong></br></br>
Editore: <strong>Leone</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2015</strong></br></br>
EAN: <strong>9788863932713</strong></br></br>

<p>Una lettera di una madre a un figlio, mai prolissa o noiosa, persino ironica, sicura nel voler fare chiarezza sui moti del cuore, sul corredo di sentimenti ed emozioni umane e sulle ragioni che hanno determinato fatti conosciuti e sconosciuti. Il rigore dell'indagine storico-letteraria e filosofica acutamente si coniuga con un sottile estro ribelle che porta ad accostamenti imprevisti. Scorrono rapide le vicende della Storia contemporanea: gli anni Sessanta e Settanta dall'immaginazione alle bombe degli "anni di piombo" gli anni Ottanta dell'edonismo e il carrierismo, la fine della Guerra fredda e la caduta del Muro di Berlino, gli anni Novanta di Tangentopoli fino a raggiungere i nostri giorni, dall'attentato alle Torri gemelle a New York al terrorismo islamico.</p>
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Etimologia del termine. La parola italiana libro deriva dal latino liber. Il vocabolo originariamente significava anche "corteccia", ma visto che era un materiale 
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Un gran bel libro. Intenso, avvincente. Approfondisce ogni contenuto con tono leggero, come sa fare chi scrive bene e conosce altrettanto bene i percorsi storici. Un’attenta e seria ricostruzione, che io, conoscitore dei periodi, ho molto apprezzato. Bellissima l’escursione negli anni di piombo. Uno di quei libri che hai voglia di rileggere, come solo i grandi saggi. Ottimo

Un libro mediocre con grandi pretese.Spesso sconnesso dalla realtà e quando si pensa ad una cosa realmente successa ci si trova catapultati nella sfera del fantascentifico.Più che un libro “storico”sembra un fantasy.ma siccome il genere non vuole essere quello,allora il libro è mediocre al quoto.Tanti argomenti importanti trattati con molta superficialità ed in maniera pomposamente monotona.

Un libro dalla scrittura poco interessante e mai scorrevole.Tratta di argomenti che meriterebbero altro impegno ed analisi più approfondite.Qua tutto è molto banale e non c’è nessuna impennata d’interesse per il lettore costretto in una lettura pretenziosa che ha grandi pretese di “impegno”ma che alla fine(e pure all’inizio)si rivela come il libro scritto da una studentessa che ricerca il”termine”a tutti i costi ed il”concetto”anche quando non vi è alcuna pertinenza con il racconto.Fastidioso anche quel voler a tutti i costi inoltrarsi in “analisi”del sentimento e degli “avveninmenti” che sono tabùntissimi ma trattati male e superficialmente.440 lunghissime pagine di una noia infinita.Stavolta sono rimasta fregata dall’acquisto.

Un libro dalle molte pretese senza ritmo e molto monotono,ripetitivo e con concetti banalizzati fino all’inverosimile.Alter volte mi è capitato di leggere libri con l’escamotage della lettera al marito,allìamante,alla sorella al figlio,eccma qui si va sullo scontato spinto.Soldi spesi male anche per i contenuti mai interessanti.Scrittura forzata appena mediocree forse spocchioso.Speriamo nel prossimo libro se ci sarà se come questo mi auguro di no.

-A un figlio, amoroso giglio- coraggio e passione, questo mi ha lasciato la lettura. Intenso e nuovo. Ho apprezzato fatti di cui non sapevo bene. Compreso meglio le vicende di Feltrinelli, Pasolini, Pinelli, Moro. Tutto puntuale, preciso, chiaro, soprattutto approfondito e documentato, ma anche emozionante da leggere. La Sicilia del bandito Giuliano, di Falcone e Borsellino, ma anche la Milano di “mani pulite” sempre inseriti nell’Europa di quegli anni, fino all’attuale terrorismo dell’Isis. Ho capito tanto dei fatti e di me stesso. Bello!